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Cronaca

Omicidio Gozzoli: a processo i due 20enni arrestati tra Romania e Inghilterra

Due giovani rumeni, sospettati dell'omicidio di Alessandro Gozzoli, si dirigono verso il processo per omicidio volontario, rapina aggravata e uso indebito di carte di credito

Vanno verso il processo i due giovani rumeni sospettati  per l'omicidio di Alessandro Gozzoli. I due dovranno ora affrontare i processi per omicidio volontario, rapina aggravata e indebito utilizzo di carte di credito.

Uno dei due, un 20enne arrestato a Wembley, ha scelto il rito abbreviato con udienza fissata al 28 maggio, mentre il 21enne arrestato in Romania affronterà il processo con rito ordinario, con udienza fissata all'8 maggio. 

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Come si ricorderà, quel drammatico pomeriggio del 10 marzo 2023, Alessandro Gozzoli, 41enne,  era stato trovato ormai senza vita trovato senza vita nell'appartamento in cui viveva a Casinalbo di Formigine. L'allarme era scattato intorno alle ore 17 di qeul pomeriggio, quando la sorella della vittima era entrata nell'abitazione di via Bassa Paolucci, scoprendo il dramma:  il 41enne era legato mani e piedi al letto. Il suo appartamento era a soqquadro: i cassetti aperti, i vestiti sparsi ovunque. Gozzoli, originario di Bazzano, viveva da poco tempo nel paesino tra Modena e Formigine e lavorava nel capoluogo. Sarebbero stati proprio i colleghi di lavoro a lanciare l'allarme non riuscendo a contattarlo.

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Le indagini

A circa due mesi dalla tragedia gli inquirenti avevano fermato un primo uomo: un cittadino romeno, rintracciato dagli inquirenti proprio nel paese di origine. Poco tempo dopo una seconda persona 21enne, sempre romena, era stata arrestata a Wembley, in Inghilterra, e tratto arrestato in esecuzione del Mandato d'Arresto Internazionale emesso lo scorso 14 aprile 2023 dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modena su richiesta della Procura. 

Le indagini erano partite proprio dal furto delle carte e dell'automobile, il cui utilizzo ha permesso ai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sassuolo, supportati dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Modena, di identificare i due presunti assassini e innescare le operazioni che hanno condotto poi all'arresto di entrambi rispettivamente in Romania e Inghilterra. Secondo quanto ricostruito infatti, i due giovani sarebbero fuggiti dall'Italia il giorno dopo l'omicidio, dividendosi e rendendosi irreperibili.

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