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Cronaca

Narcotraffico, 7 arresti all'alba. L'organizzazione operava persino dal carcere

Scattato stamane il blitz contro un'associazione dedita allo spaccio, nell'indagine coordinata dalla Direzione Antimafia. In manette italiani e albanesi: erano riusciti anche a far entrare nel penitenziario un telefono cellulare con cui proseguivano gli affari

Dalle prime ore di questa mattina il Comando Provinciale dei Carabinieri  di Modena è stato impegnato per dare esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. di Bologna, su richiesta della Procura della Repubblica – D.D.A. di Bologna, nei confronti di 7 persone (6 in carcere e 1 agli arresti domiciliari), ritenute responsabili di associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

L’indagine, coordinata dalla Direzione Antimafia e svolta dal Nucleo Investigativo dell'Arma di Modena, scaturisce da due procedimenti penali della Procura di Modena, relativi a trattative per la compravendita di armi da fuoco di provenienza illecita, che vedevano coinvolte persone ritenute vicine a clan casalesi, attive nella provincia di Modena.

Nel corso delle attività investigative è stata messa il luce l’esistenza di un’associazione criminale, composta da italiani ed albanesi: gli albanesi fornivano lo stupefacente che gli italiani spacciavano al dettaglio o rivendevano ad altri spacciatori. Il gruppo - che trattava cocaina, hashish e marijuana - poteva contare su una solidità finanziaria non indifferente e sfruttava diverse basi logistiche: abitazioni e le relative pertinenze in cui stipare, dividere, spacciare lo stupefacente e incontrare clienti e fornitori. Gli indagati avevano a disposizione anche un parco auto in cui nascondere e trasportare la droga.

In una circostanza, il gruppo era anche riuscito a far arrivare fino in carcere, a uno degli indagati, un telefono cellulare con il quale dalla cella riusciva a gestire il traffico di stupefacenti dando disposizioni agli altri membri dell'associazione.

I vertici dell’organizzazione, un italiano ed un albanese, gestivano l’approvvigionamento, la custodia, il contatto con gli acquirenti e la cessione dello stupefacente, fino ad assicurare il sostegno economico alle famiglie degli associati tratti in arresto.

Le varie attività di riscontro in fase investigativa avevano consentito di tratte in arresto in flagranza 8 persone per detenzione di sostanze stupefacenti e sequestrare circa 1 kg di cocaina, 12 kg di hashish e 1 kg di marijuana, oltre alla somma di 50mila euro in contanti.

All’operazione hanno preso parte 50 Carabinieri del Comando Provinciale di Modena con tre unità cinofile antidroga appositamente fornite dai Nuclei Carabinieri Cinofili di Firenze e Bolzano.

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