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Cronaca Sacca

Blitz antidroga nel quartiere, scatta prima dell'alba l'operazione "Sacca"

Arresti e perquisizioni della Polizia di Stato in corso in queste ore

All'alba di questa mattina, la Polizia di Stato di Modena ha eseguito diverse misure cautelari nei confronti di soggetti indagati per un vasto giro di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti in città. L’operazione, denominata "Sacca", prende il nome dal quartiere in cui si svolgeva prevalentemente l’attività delittuosa: un duro colpo all'attività di spaccio delle tristemente note zone di Viale Gramsci e del Parco XXII Aprile, oltre a via Canaletto, via del Mercato, via delle Suore, Piazza Natale Bruni e via Crispi.

Nello specifico, questa mattina sono stati eseguiti cinque provveddimenti di custiodia cautelare in carcere, che hanno coinvolto due uomini tunisini e uno di origine albanese, più due persone al momento non presenti in Italia. A tre pusher nigeriani sono invece toccati gli arresti domiciliari, mentre ad altrettanti tunisini e ad una persona attualmente ricercata è stato fatto divieto di dimora nella provincia di Modena. Destinatari del provvedimento di obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, sono stati infine un uomo italiano ed una donna di origini tunisine.

VIDEO | Blitz al quartiere Sacca, numerosi arresti per spaccio di Shaboo

Alle misure cautelari eseguite in data odierna però, sono da aggiungere numerosi arresti e fermi che la Polizia di Stato ha eseguito nel corso delle indagini, durate oltre un anno. Servizi di osservazione e pedinamento quotidiani infatti, hanno permesso agli agenti di arrestare in flagranza di reato 25 spacciatori di nazionalità italiana, nigeriana, albanese e filippina; arresti che si vanno ad aggiungere a 7 fermi di indiziato di delitto.

Tutte le persone coinvolte, la cui età è compresa - salvo rare eccezioni - tra i 26 e i 39 anni, hanno specifici precedenti e la maggior parte di essi è irregolare in Italia e senza fissa dimora. Anche per quanto riguarda i pochi soggetti risedenti sul territorio comunque, risalire al loro domicilio, spesso e volentieri diverso da quello dichiarato, non è stato semplice: sono infatti, come anticipato, ancora in corso ulteriori attività finalizzate a rintracciare quattro persone raggiunte da misure cautelari.

Nel corso dell'indagine, la Polizia di Stato ha documentato oltre 500 scambi di sostanze stupefacenti, sequestrandone in totale 14kg, oltre a più di 24mila euro in contanti. Le droghe "predilette" erano marijuana, eroina, cocaina e shaboo. Di quest'ultima sostanza, risulta essere particolarmente preoccupante il quantitativo sequestrato: 6.5kg. Lo shaboo infatti è una droga simile alla cocaina, ma dagli effetti, se possibile, ancor più devastanti; e il suo consumo si registra sempre più frequentemente nelle piazze di spaccio modenesi.

Dall'attività investigativa delle Forze dell'Ordine, è emerso che le persone coinvolte non fossero parte dello stesso traffico, ma ci fosse una sorta di sodalizio tacitamente concordato tra gli spacciatori, ognuno dei quali "copriva la propria zona" con una specifica tipologia di droga. Gli approvvigionamenti di stupefacenti si avvalevano della collaborazione di soggetti incensurati, i quali, dietro compenso, mettevano a disposizione i propri veicoli per il trasporto della droga: meccanismo emerso grazie anche al contributo degli agenti delle province di Reggio Emilia, Verona e Roma. 

Non solo Modena quindi, nemmeno per le operazioni di questa mattina: come specifica il Capo della Squadra Mobile Mario Paternoster, l'esecuzione delle misure cautelari, questa mattina è stata possibile soltanto grazie all'ausilio dei commissariati di Carpi, Sassuolo e Mirandola e del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia.

Ultimo aggiornamento ore 13.00

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