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Cronaca Via Giovanni Palatucci

Questura Modena, operatore del 113 salva un aspirante suicida

Una chiamata sulla linea di emergenza ha messo in allerta l'assistente Federico Santalucia: dalla centrale operativa, ha guidato i colleghi liguri alla ricerca di un giovane che aveva minacciato di suicidarsi mediante l'assunzione di un ingente quantitativo psicofarmaci

Viene introdotto come l'eroe del giorno, ma lui si schermisce e dice di avere fatto solamente il suo dovere. Federico Santalucia, assistente come qualifica all'interno della polizia di stato, ogni giorno raccoglie le segnalazioni e le richieste di interventi da parte dei cittadini presso la centrale operativa della Questura di Modena. Perché eroe del giorno? Perché grazie alla sua competenza e all'esperienza maturata in diversi anni di servizio, è riuscito a salvare un giovane dal suicidio.

Tutto è accaduto la mattina dello scorso martedì 23 luglio: intorno alle 9.15, una chiamata al 113 ha messo alla prova le capacità dell'assistente Santalucia. "Vi prego, aiutatemi! Un mio amico mi ha scritto un sms, vuole suicidarsi!", grida una giovane 26enne modenese disperata al telefono: attorno a lei, un gruppo di conoscenti decisamente preoccupati per quanto stava accadendo, tra pianti e urla di disperazione. L'operatore ha saputo mantenere il sangue freddo, riportare alla calma la giovane per ottenere le prime informazioni utili per avviare la ricerca: nome, cognome e numero di cellulare. Nel giro di pochi minuti, grazie all'analisi delle celle telefoniche, è stato possibile localizzare l'ultimo segnale emesso dal cellulare usato per inviare l'sms "di addio": provincia di Imperia, luogo di origine del ragazzo, anch'egli 26enne come l'amica preoccupata.

Interpellati i colleghi dei commissariati e delle stazioni dei carabinieri di competenza, è stato possibile avviare i controlli del caso presso il domicilio dell'aspirante suicida nel comune di Ospedaletti. La casa, però, era vuota da tempo, a giudicare dal volume di corrispondenza e di bollette accumulate. Grazie a questi documenti, è stato possibile risalire al nominativo della madre e a due nuovi indirizzi, uno a Sanremo e un altro a Pompeiana. In quest'ultima località, il blitz delle forze dell'ordine si è rivelato risolutivo: il giovane è stato rinvenuto a terra privo di sensi a causa dell'assunzione di un ingente quantitativo di psicofarmaci (esattamente quanto minacciato in precedenza via sms). Trasportato in ambulanza all'ospedale di Sanremo, si trova attualmente sotto osservazione e non è in pericolo di vita. Come successivamente accertato, già lo scorso 15 giugno il giovane aveva provato a farla finita impiccandosi.

"Tutto ciò - ha specificato il capo di gabinetto Francesco Panetta - è avvenuto in meno di un'ora e le operazioni sono state coordinate qui dalla centrale operativa della Questura". Federico Santalucia, invece, ha tenuto a rimarcare gli aspetti più tecnicamente più complessi di questa vicenda: "La difficoltà maggiora - ha spiegato l'assistente - è stata nel gestire l'intervento e di tranquillizzare l'utente per ottenere informazioni utili per agire nel più breve tempo possibile". Purtroppo, episodi come questi non sono una rarità: "Ogni anno - ha concluso Santalucia - riceviamo svariate decine di chiamate di questo tipo: si tratta di persone che tentano gesti estremi e telefonano per cercare conforto".
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