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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Castelfranco Emilia / Via Emilia Est

Si finge un "normale cliente", messinscena per rapinare una prostituta

Procedendo ad un’immediata perquisizione domiciliare a casa del "cliente", i militari dell’Arma di Castelfranco Emilia hanno scoperto che quest'ultimo conviveva con il rapinatore, suo amico e compaesano

Si erano appartati in auto ma, prima di consumare una prestazione sessuale a pagamento, sono stati avvicinati da uno sconosciuto che, sceso dal suo veicolo, ha estratto una pistola semiautomatica per poi farsi consegnare contanti e telefonini. Peccato che tutto ciò fosse solo una messinscena architettata dal "finto cliente" e dal vero rapinatore ai danni della prostituta per derubarla qualche decina di euro. Questo quanto scoperto dai carabinieri di Castelfranco Emilia.

L'episodio si è verificato la scorsa notte lungo via Emilia Est. A finire in manette sono stati due operai italiani di 29 e 39 anni entrambi incensurati originari del sud Italia residenti a Castelfranco. L’operazione è scattata a seguito della chiamata al 112 fatta dalla stessa prostituta, una 40enne originaria dell’est, regolarmente residente in Italia. Ai militari dell’Arma intervenuti sul posto, la donna ha raccontato che, subito dopo essersi appartata in auto con un cliente, era sopraggiunta un’altra auto condotta da uno sconosciuto che aveva rapinato entrambi con una pistola semiautomatica: il balordo le aveva sottratto 60 euro che custodiva nella borsetta e il suo smart-phone, mentre al cliente aveva rubato il portafogli.

Sulla base della denuncia e degli elementi investigativi raccolti, gli inquirenti avevano intuito come la vicende potesse sottendere una sorta di complicità tra cliente e rapinatore. Infatti, procedendo ad un’immediata perquisizione domiciliare a casa del cliente, i militari dell’Arma hanno scoperto che quest'ultimo conviveva con il rapinatore, suo amico e compaesano. Una volta trovati in possesso del telefono cellulare e dei soldi rapinati alla donna, i due non hanno potuto che ammettere il concorso nel reato. Durante la perquisizione, i carabinieri hanno anche rinvenuto, nascosta in garage, la pistola utilizzata per il colpo, una replica di un modello originale ma a salve. Dichiarati in stato di arresto con l’accusa di rapina aggravata in concorso, i due sono stati trasportati in carcere a Modena, a disposizione della locale Procura della Repubblica.

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