Immigrazione, rivolta ed evasione al Cie: militari presi a sprangate

Due uomini della Guardia di Finanza e un militare dell’Esercito presi a sprangate (uno dei finanzieri ha avuto punti di sutura al capo) una ventina di internati fuggiti, alcuni dei quali ripresi, poche ore dopo. Questo il bilancio della rivolta sfociata in evasione che ha avuto luogo la scorsa notte al Cie di Modena in via Alessandro La Marmora. Una ventina di giovani ha utilizzato l’intelaiatura del letto per trasformarla in oggetti contundenti e affrontare gli uomini di guardia alla struttura. Metà degli stranieri che si erano allontanati sono stati poi ripresi e riportati al Cie dalle forze dell'ordine. "È un episodio gravissimo, la vita di chi è deputato al controllo del Cie è stata messa a rischio - ha commentato Maurizio Dori, finanziere e consigliere comuanle Pd - Questi uomini, tra l’altro, eseguono i loro compiti senza essere armati. Hanno cercato di riportare la situazione sotto controllo, ma sono stati malmenati". Dori chiede provvedimenti immediati in seguito a questo ennesimo episodio di violenza: "Lo Stato deve ripensare il modo di gestire queste strutture - ha tuonato - La revisione della Bossi-Fini è ormai indifferibile. Le persone violente non possono essere trattenute nei Centri così come sono organizzati in questo momento. È indispensabile che vengano espulsi in maniera efficiente e veloce. E chi è deputato al controllo, le forze di polizia e i militari, devono poter svolgere il loro lavoro con tutte le tutele che si devono a persone che esplicano compiti per conto dello Stato e a salvaguardia della comunità".