Manovra: 7 mila scioperanti questa mattina in centro storico
Sono partiti da via Canaletto e hanno raggiunto piazza Grande i 7 mila scioperanti che questa mattina si sono uniti a Cgil e Fiom per opporsi alla manovra del Governo e all'estensione dell'accordo di Pomigliano
Erano in 7 mila gli scioperanti partiti da via Canaletto questa mattina per raggiungere piazza Grande dove hanno cominciato a diradarsi durante il comizio. Una manifestazione particolare, quella dei modenesi, che vedeva unite le sigle della Cgil e quelle della Fiom per opporsi insieme alla Manovra del governo Monti e all'estensione del modello di Pomigliano a tutto il gruppo Fiat che, a Modena, conta ben 5 mila lavoratori, un sesto del totale dei metalmeccanici. Al contrario di altre città, Cisl e Uil hanno scioperato separatamente con 4 ore nel pomeriggio.
A prendere la parola sul palco di piazza Grande, sono stati alcuni delegati Cgil rappresentanti i pensionati e le donne. Per la Fiom è stato Fernando Siena a intervenire: "Queste otto ore di sciopero sono per dire 'no' all'articolo 8 e all'accordo di Pomigliano che modifica sensibilmente le condizioni dei lavoratori e non permette di trattare. Da domani i delegati Cgil di Ferrari, Maserati e Cnh non potranno più rappresentare i loro lavoratori perché la Fiom è stata messa fuori. Questo è anche il frutto della complicità di altre organizzazioni sindacali che firmano quel contratto".
In conclusione è intervenuto il segretario provinciale Donato Pivanti, che ha iniziato ringraziando tutti i presenti: "Per noi era necessario - ha spiegato Pivanti - unire la protesta alla manovra con la protesta di Fiom, non è stato un cedimento. Auguro a Cisl e Uil che il loro presidio sia uguale al nostro. Se il governo Berlusconi non c'è più è anche merito vostro che siete sempre scesi in piazza in massa. Il 2012 sarà un anno terribile, è già iniziata la recessione e dal 1 gennaio comincerà a sentirsi anche il peso dei tagli dei Comuni. Abbiamo bisogno di una politica diversa".
