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Cronaca

Terremoto, il bilancio della Diocesi: "Danni per 300 milioni di euro"

Continuano i lavori per la costruzione di tre chiese provvisorie a San Felice, Medolla e Villafranca di Medolla. Il sisma ha fatto crollare completamente otto chiese e ne ha danneggiate 59

Il bilancio dei danni alle strutture della Diocesi di Modena dopo il sisma di fine maggio è molto pesante: più di 300 milioni di euro. Otto chiese sono crollate completamente: il duomo di San Felice sul Panaro, il duomo di Finale Emilia, le chiese di Villafranca di Medolla, San Biagio in Padule, Cavezzo, Disvetro, Motta, Camurana. Sono invece 59 quelle danneggiate. Otto i campanili crollati e 33 in totale quelli che hanno subito danni, mentre sono oltre cento gli edifici di proprietà delle parrocchie colpiti gravemente.

Alla presenza dell'arcivescovo di Modena e Nonantola Antonio Lanfranchi, i dati sono stati presentati nell'Arcivescovado di Modena: "Il terremoto - ha detto - riguarda tutta la diocesi, non solo le parrocchie colpite, e ne cambia la pastorale. A settembre faremo una 'due giorni', ascoltando i testimoni, per la programmazione dell'anno pastorale, cercando anche di raccogliere materiale di riflessione che siano di aiuto per le comunità. L'altro punto, altrettanto centrale - ha proseguito monsignor Lanfranchi - è quello del lavoro. Ce ne dobbiamo preoccupare anche come comunità cristiana, anche a livello pastorale". La Diocesi di Modena fa sapere di aver ricevuto offerte per 1 milione e 51.000 euro, oltre ai 600.000 di Caritas italiana, e che sono oltre trenta progetti di messa in sicurezza delle chiese e di recupero delle loro opere d'arte presentati, attraverso i Comuni, alla Protezione civile.

In buona parte sono già stati approvati dalla Direzione Regionale della Sopraintendenza, ma solo tre hanno avuto l'approvazione del finanziamento e sono stati realizzati. Sono invece sei gli interventi di messa in sicurezza compiuti da vigili del fuoco con i materiali a carico delle parrocchie. La Diocesi sottolinea poi come gli interventi realizzati senza l'approvazione del contributo ne perdano il diritto. Ora i progetti ancora in sospeso sono passati dalla Protezione civile nazionale, che si è ritirata, alla Protezione civile regionale che dovrà riconsiderali e magari approvarne il finanziamento. Tutte le opere d'arte, che non siano sepolte dalle macerie sono state recuperate dai vigili del fuoco e trasferite in accordo con i funzionari della Sopraintendenza ai Beni culturali. La Diocesi di Modena precisa che quasi tutte le parrocchie hanno ora installato tensostrutture per riunioni, aggregazione giovanile e celebrazioni, e che entro l'inverno si spera di avere a disposizione otto strutture polivalenti, prefabbricate, riscaldate chiamate 'centri di comunita'', sette delle quali messe a disposizione dalla Caritas nazionale.

Continuano intanto i lavori per la costruzione di tre chiese provvisorie che sorgeranno a San Felice, Medolla e Villafranca di Medolla. Entro agosto saranno consegnati alla Direzione Regionale della Sopraintendenza e alla Regione i progetti su alcune chiese, tra le meno danneggiate, che con alcuni interventi di costo inferiore ai 150.000 euro potranno essere di nuovo fruibili. la Diocesi di Modena, in accordo con la Soprintendenza e la Direzione regionale dei Beni culturali, ha contribuito al recupero di opere d'arte dalle chiese danneggiate allestendone la custodia temporanea nel museo di arte sacra di Nonantola. Qui sono già ospitati 34 dipinti del Seicento e del Settecento oltre ad altre opere come stampe, crocifissi e ostensori. (ANSA)

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