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Commercianti e imprese dure sul nuovo Piano Aria: "Manovra schizofrenica"

Il commento di CNA alla decisione di bloccare il traffico tutte le domeniche sino al 31 marzo: "Uno spot". Mentre Confesercenti invita l’Amministrazione a tornare sui propri passi. Lapam: "Cambierà qualcosa?"

"Sta diventando schizofrenica questa corsa tutta modenese all’ambientalismo. Non si può definire altrimenti la decisione di bloccare il traffico tutte le domeniche sino al 31 marzo. Non si capisce infatti, come mai la Regione abbia definito 10 chiusure, mentre il nostro capoluogo addirittura 22”. E’ il commento di CNA alla notizia che il Comune di Modena estenderà anche a tutte le domeniche invernali le limitazioni al traffico vigenti nei giorni feriali.

“Sulla lotta allo smog ci pare che da queste parti ci siano poche idee e tutte piuttosto confuse. Prima la (necessaria) marcia indietro sulla circolazione dei diesel euro 4, poi la pubblicazione di un bando per la sostituzione dei veicoli ecologici che migliora quello precedente, ma che concede agevolazioni che in molti casi riguardano veicoli difficilmente reperibili sul mercato e comunque estremamente costosi: avevamo chiesto l’estensione del beneficio anche ai diesel euro 6, ma il bando si limita a ibridi, elettrici, metano, gas e bifuel, sistemi di alimentazione poco diffusi sul mercato dei veicoli commerciali, in particolare quelli di categoria N2 oltre le sette tonnellate. Poi questa perla, che metterà in grande difficoltà i commercianti che con i propri esercizi lavorano nella zona a traffico limitato, e quelle categorie professionali che la domenica devono comunque muoversi. Tanto varrebbe chiudere i negozi e le attività per legge, allora”.

“L’inquinamento complessivo – continua la nota di CNA – dipende per circa un quarto da quello veicolare. Sul resto cosa facciamo? Ad esempio, in questi anni controlli sulle caldaie ne sono state fatti? Riteniamo che una manovra di questo senso possa avere qualche validità solo su larga scala, considerate le caratteristiche della pianura padana. Un blocco al traffico di questo tipo, su un’area fondamentalmente limitata come quella comunale, invece, sembra più uno spot che un provvedimento utile. Perché per essere davvero utile, una decisione deve essere condivisa. E questo non è certo il caso delle manovre antismog applicate sul nostro territorio”

“Sicuri di aver fatto la cosa giusta?” Lo chiede anche Confesercenti Modena all’Amministrazione comunale. “Lo chiediamo, perché in questa scelta, non risulterebbero escluse quelle del mese di dicembre, da anni ormai dedicate allo shopping natalizio.” “E qui, non ce ne voglia l’Amministrazione comunale – riprende l’Associazione - ma si apre un problema molto serio per gli esercizi e gli operatori del commercio cittadino. In modo particolare per quelli collocati all'interno dell'anello delle tangenziali ed ancor di più per le attività del centro storico. In una fase segnata da una stagnazione sostanziale dei consumi si va a penalizzare ulteriormente un settore già in difficoltà, col rischio di trascinarsene dietro altri, pensiamo ai pubblici esercizi, in un periodo in cui gli incassi potrebbero attutire  in molti casi l'impatto non florido dell'anno. Senza contare inoltre che si creerebbe " oggettivamente" un fattore competitivo a favore della GDO, le cui strutture, lo ricordiamo, sono sempre lì, ai soliti posti ed esclusi da qualsiasi manovra antismog.”

“A Modena le domeniche saranno ecologiche fino a fine marzo. Ben 22 giornate di stop ai veicoli fino agli euro 3, contro le 10 richieste dalla Regione. Siamo sicuri che questo intervento cambierà davvero qualcosa? Non si tratta dell’ennesima misura palliativa spot buona per qualche titolo a effetto ma inconsistente negli effetti concreti? E non sarebbe meglio lasciare libere almeno le domeniche a ridosso delle festività, quando il centro storico si riempie di persone? Si sa che raggiungere i centri commerciali è più semplice, mentre andare in centro storico no…”.

Anche Lapam Confartigianato interviene sulla vicenda legata alla qualità dell’aria: "Siamo sicuri che questo intervento cambierà davvero qualcosa? Non si tratta dell’ennesima misura palliativa spot buona per qualche titolo a effetto ma inconsistente negli effetti concreti? E non sarebbe meglio lasciare libere almeno le domeniche a ridosso delle festività, quando il centro storico si riempie di persone? Si sa che raggiungere i centri commerciali è più semplice, mentre andare in centro storico no…”.

Lapam conclude e rilancia: “Nel nostro Paese, e nel nostro territorio, manca una politica ambientale complessiva. E’ evidente che occorre incentivare l’economia circolare e quella sostenibile e green, per dare respiro al nostro territorio. L’Emilia-Romagna è stata la prima regione a legiferare sull’economia circolare e ci sono tante imprese che si stanno adeguando. E’ freschissimo il dato delle aziende green, che in regione sono 5.500 e le fonti di energia rinnovabili sono arrivate al 12%del totale regionale. Molto è stato fatto, ma occorre fare molto di più a livello di supporto su questi temi, anche per educare i cittadini a essere più attenti all’ambiente”.

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