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Amministrative, i candidati sindaci a confronto con i sindacati

Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato una tavola rotonda con i nove candidati sindaci in lizza per il comune di Modena, ascoltando le loro visioni e sollecitando un Patto territoriale per il rilancio della città

Si è aperto - come era doveroso -  ricordando il secondo anniversario del terremoto nella Bassa Modenese e ribadendo il tanto lavoro che ancora resta da fare per la ricostruzione, il confronto promosso stamattina dai sindacati confederali Cgil Cisl Uil modenesi con i candidati sindaco al Comune di Modena. Hanno accolto l’invito dei sindacati e hanno animato un dibattito particolarmente ricco di contenuti, il senatore Carlo Giovanardi (NCD), Giuseppe Pellacani (candidato FI, FdI e Udc), Marco Bortolotti (M5S), Antonio Montanini (CambiaModena), Giancarlo Muzzarelli (Pd e centro-sinistra), Flavio Novara (L'Altra Modena) e Adriana Querzè (Per Me Modena). Assenti Bellei (Lega Nord) e Balestrazzi (modenasalutemabiente.it)  

Tanti i temi messi sul tappeto dai tre segretari confederali Tania Scacchetti, William Ballotta e Luigi Tollari che a turno hanno intervistato e sollecitato i 7 candidati sindaco intervenuti (in foto). La priorità del confronto non poteva che riguardare i temi cari ai sindacati: lavoro, occupazione, sviluppo e welfare, in un territorio come quello modenese che deve saper affrontare le ricadute della crisi e le trasformazioni strutturali nel sistema produttivo e sociale, cogliendo le opportunità di cambiamento del modello di sviluppo, che nella “Terra del fare” deve avere al centro il lavoro, la sua dignità i suoi diritti.

I candidati sindaco nei loro interventi hanno condiviso molte delle istanze avanzate dai sindacati, non solo l’emergenza lavoro e crescita, ma anche la riqualificazione e la manutenzione urbana, il contrasto all’ illegalità economica e le politiche per la sicurezza, le politiche per le infrastrutture, la mobilita urbana, il ruolo di Hera e della proprietà pubblica su temi qualificanti come le politiche ambientali, il ciclo integrato dei rifiuti, le reti idriche ed energetiche, le tariffe e l’efficentamento dei servizi. Sul tappeto anche la necessità di rinnovare il sistema di welfare e protezione sociale, mantenendone il ruolo motore dello sviluppo, e anche il riordino istituzionale con al centro il rafforzamento delle Unioni di Comuni, la redistribuzione delle competenze in capo alla Provincia e il tema delle Aree Vaste.

Ovviamente, i candidati sindaco hanno avanzato riposte e priorità differenti sui tanti temi sollevati, rinviando ai rispettivi programmi elettorali gli approfondimenti sui tanti temi. Il livello del dibattito è stato costruttivo e orientato al confronto. Cgil Cisl Uil hanno sostenuto, già nella premessa al dibattito, che le sfide che attendono il nostro territorio siano affrontate riconoscendo e valorizzando il sistema delle relazioni sindacali. La maggior parte dei candidati sindaco ha condiviso l’importanza di avviare tavoli di confronto per un Patto territoriale che sappia mettere a sistema tutti i problemi e gli interventi necessari a rilanciare anche a Modena una crescita intelligente, inclusiva e sostenibile. Con il nuovo sindaco e il neo letto Consiglio comunale, Cgil Cisl Uil non si sottrarranno al confronto e incalzeranno risposte concrete per la città su lavoro, welfare e equità sociale. 

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