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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Differenziata, "Il modello Hera non funziona, Comune incapace di controllare"

Movimento 5 Stelle, Modena Volta Pagina e Unione Popolare di Modena chiedono un cambio di passo nella raccolta dei rifiuti urbani

In una sinergia che va sempre più consolidandosi, il Movimento 5 Stelle e le forze di sinistra progressista Modena Volta Pagina e Unione Popolare fanno fronte comune per rilanciare una visione (e soprattutto una gestione) differente sul tema della raccolta differenziata dei rifiuti urbani, tema centrale ne dibattito cittadino in questo 2023. Le tre forze politiche hanno esposto ieri in conferenza stampa le loro proposte, patendeo da una critica generale al sistema che fa perno sull'appalto ad Hera.

"Purtroppo il gestore del servizio Hera e il contratto di assegnazione del servizio del 2021 stanno mostrando tutti i loro limiti. Il modello Hera non funziona: se si fanno profitti milionari con l’incenerimento dell’indifferenziato non si può essere credibili come promotori di una svolta green. E grandi limiti li sta mostrando pure l’amministrazione Muzzarelli incapace di controllare il gestore e di imporgli i correttivi che le gravi insufficienze del servizio impongono".

"Noi rifiutiamo la proposta irresponsabile di “tornare indietro” dei partiti di destra - proseguono - Crediamo che occorra invece andare avanti e superare i ritardi che la nostra città ha accumulato rispetto agli obiettivi dell’agenda 2030. Riuso, riduzione dei rifiuti prodotti e riciclo devono essere le 3 parole d’ordine anche a Modena".

La proposta di M5S, Mvp e UP è imperniata su 10 punti concreti e di immediata attuazione: "Bisogna dare un servizio migliore ai cittadini, aumentando la frequenza di raccolta, garantendo una rapida riparazione dei contenitori guasti e rendendolo più agevole con una capillare distribuzione  dei kit e dei sacchetti anche in esercizi pubblici di quartiere. Chiediamo poi di superare la raccolta della differenziata in sacchetti lasciati incontrollati in spazi pubblici. Innanzitutto chiediamo più trasparenza e controllo di una gestione come quella della multiutility Hera che ha come obiettivo primario non il servizio ai citttadini e la diminuzione dell’impatto ambientale, ma solo l’aumento della profitto".

Si tratta di un punto centrale, che per i pentastellati in particolare è una battaglia di lunga data, con al richiesta di separare chi raccoglie i rifiuti e chi invece li gestisce, per evitare conflitti di interessi. Ma c'è un nodo politico legato anche all'azione che l'Amministrazione comunale esercita su Hera (di cui è azionista, ma che si configura come un soggetto privato): "E' fondamentale che il comune e l’assessorato all’ambiente si dotino degli strumenti di controllo della gestione della raccolta e non li deleghino ad un gestore che agisce irresponsabilmente da controllore e controllato. E’ necessaria più trasparenza, è necessaria una migliore tutela della riservatezza di dati sensibili dei cittadini secondo le indicazioni del Garante della privacy. E’ necessario verificare in modo scrupoloso che i termini del contratto di servizio vengano rispettati e il gestore venga sanzionato in caso di inadempienze. Solo una gestione più trasparente ed efficiente, grazie al controllo dell’amministrazione comunale garante finale dei diritti dei cittadini, può garantire efficaci risultati sul piano della riduzione dei rifiuti prodotti e del loro terribile impatto ambientale".

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