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Sorpresa a Sassuolo, Caselli propone la liquidazione di Sgp

Il Sindaco annuncia l'intenzione di liquidare la società ormai in profondo rosso: "Non è una scelta facile, ma rappresenta l'unica soluzione possibile". Molte incertezze sui modi e sulle conseguenze. Sindacati sul piede di guerra

Decisione inaspettata in terra sassolese: l'intenzione dell'Amministrazione è quella di porre in liquidazione Sassuolo Gestione Patrimoniali, società da tempo al centro dello scontro politico per gli enormi problemi di bilancio e relative ripercussioni sulla cosa pubblica. L'annuncio del Sindaco Luca Caselli, è arrivato ieri nel corso della seduta serale della commissione consigliare bilancio: “L’Amministrazione ha intrapreso fin dal 2009 un percorso di razionalizzazione della spesa e di possibile rilancio della società che, nonostante l’enorme debito pregresso accumulato, ha consentito fino ad ora – spiega Caselli – di garantire tutti i servizi pubblici trasferiti alla società e tutti i posti di lavoro. Oggi, purtroppo, i dati contabili del 2013, che ci consentono di valutare l’impatto che i costi di gestione avrebbero sul 2014, ci indicano che la via della liquidazione, si rivela, sia tecnicamente che politicamente, e oggi anche giuridicamente, l’unica percorribile”.

La Società registra, nonostante i risparmi praticati, circa 4 milioni l’anno di perdita, una situazione che non le consentirebbe in futuro di operare mantenendo fede ai propri impegni, garantendo i servizi che le sono stati conferiti, ed onorando, in tempi ragionevoli, i debiti nei confronti di banche e fornitori. Da qui la proposta di delibera che la Giunta sottoporrà al Consiglio comunale, chiedendo di autorizzare ed impegnare il Sindaco a presenziare all’assemblea straordinaria e deliberare in nome del socio unico la liquidazione volontaria della società.

Una scelta “dolorosa, seria, drastica e grave”, come l'ha definita lo stesso Sindaco Caselli, che giunge tra l'altro un po' come un fulmine a ciel sereno, alla luce del difficoltoso processo di risanamento intrapreso, che oggi risulta essere stato definitivamente abbandonato. Una decisione per la quale l'Amministratore Unico di Sgp Corrado Cavallini si è limitato a “prendere atto”, svincolandosi da qualsiasi proposta che, ha dichiarato Cavallini, “appartiene solamente al Sindaco che la proporrà al Socio unico, ovvero il Consiglio Comunale”. I punti oscuri e insoluti su un'eventuale operazione di liquidazione sono ancora molteplici e legati in particolar modo ai vincoli di legge e al patto di stabilità.

Le conseguenze di questa decisione sono decisamente significative per tutto il territorio, per i creditori così come per i 40 lavoratori di Sgp, che il sindaco considera “il problema più serio”, assicurando la volontà di “portarli in Comune dopo una verifica presso la Corte dei Conti”. Ma proprio dalle rappresentanze sindacali è arrivata la prima dura reazione alle parole di Caselli. “Ancora una volta però non abbiamo potuto vedere numeri, cifre, conti – hanno dichiarato congiuntamente Cgil e Cisl - Non si sa quali siano i costi della liquidazione e se i creditori riavranno i loro soldi; a lavoratori e cittadini diciamo di stare attenti a quest'ultimo gioco di prestigio: con una mossa da maestro si dice che si vuole liquidare la società ma non si dice quale sarà l'impatto di tale scelta su i conti del Comune. Per quale ragione? Cosa si sta ancora nascondendo?”. Molte delle risposte arriveranno il prossimo 15 ottobre, data nella quale il Consiglio dovrà assumere la decisione definitiva.

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