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Politica Sacca / Viale Marcello Finzi

Polo Conad, critiche da Sinistra per Modena: "Profilo di sostenibilità svantaggioso"

Articolo Uno Modena e gruppo consiliare di maggioranza “Sinistra per Modena” sul progetto del nuovo polo logistico Conad: "Va trovata una sintesi tra l’interesse pubblico a vedere rigenerata un’area ed espansa un'attività economica, tra libertà di impresa e interesse dei cittadini ad avere una buona qualità di vita, dell’ambiente e della salute. Partecipazione e dialogo"

L'anima più progressista della maggioranza di centrosinistra storce il naso di fronte al progetto di ampliamento del polo logistico Conad alla Sacca, che da mesi caratterizza il dibatto politico, fra le proteste dei residenti del Villaggio Europa e il tentativo di mediazione del Pd, che è pronto a sostenere il piano di espanzione del colosso della Gdo, già presente da molti anni in via Finzi. 

ll progetto originario del Polo logistico Conad sul sedime delle ex Civ&Civ, per quanto abbiamo desunto dai pochi atti amministrativi, dalle informazioni di stampa e dalla interlocuzione con i cittadini che vivono nell’area di Via Europa, per noi,

Articolo Uno Città di Modena e il gruppo consiliare “Sinistra per Modena” esprimono molte perplessità circa il progetto: "Aspettiamo ovviamente, speriamo in tempi brevi, di vedere l’annunciato nuovo progetto informato alle prescrizioni e ai suggerimenti della Conferenza dei Servizi che si è espressa lo scorso fine febbraio per esprimere, a nostra volta, un giudizio aggiornato. Al momento il bilancio ambientale, sociale, economico e democratico (partecipazione dei cittadini) ci appaiono deficitari".

"Particolarmente critici appaiono soprattutto i profili legati alla mobilità (congestionamento legato ai mezzi pesanti), all’inquinamento ambientale (aumento consistente delle emissioni inquinanti e clima-alteranti), alla qualità della vita dei residenti (inquinamento ambientale, rischi sanitari, perdita di porzioni di spazi pubblici verdi, invasività delle volumetrie in altezza rispetto alle altezze dell’abitato, eccessiva prossimità con l’abitato dei confini delle strutture). Relativamente alle emissioni dei mezzi pesanti che circoleranno, in assenza di consistenti azioni di compensazione e mitigazione, obiettivamente, questi aggiungeranno un carico ambientale e di qualità dell’aria scarsamente sostenibili", si legge in una nota a firma di Camilla Scarpa  e Maria Teresa Rubbiani.

Anche i rapprsentanti della sinistra in consiglio comunale hanno incontrato più volte i cittadini riuniti nel Comitato che osteggia il nuovo hub: “Lavoreremo perché si giunga ad una soluzione condivisa, che tuteli gli interessi della comunità di cittadine e cittadini che vive nell’area, del Comune e della Conad. Questo passa attraverso una seria e rigorosa analisi costi/benefici, su ogni fronte, da quello ambientale/sanitario, a quello economico e democratico che deve vedere la partecipazione della comunità della zona. C’è però un problema emergente che come istituzioni e politica dovremo prima o poi affrontare: la gemmazione disordinata di poli logistici su tutto il territorio, senza programmazione generale e completamente spoglia di ogni obiettivo di intermodalità col ferro. Per questo a fine mese abbiamo previsto un incontro tra esponenti della Regione, esperti, cittadini, politici ed Istituzioni con l’obiettivo di capire cosa sta maturando in "Viale Aldo Moro" sulla pianificazione dei Poli Logistici e sull’utilissimo strumento della Comunità Energetiche, per mitigare, compensare gli impatti. Proprio a partire dall’intervento Conad in via Europa”.

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