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Il Comune chiude l'asilo “Triva”, sit in di politica e sindacati

Momento di protesta organizzato dal gruppo consigliare “Per me Modena” domani, dalle ore 8.00 alle 9.00 in via Spontini. Critiche anche dai sindacati e da Rifondazione Comunista

“Erano il nostro fiore all’occhiello e ora si rischia il depauperamento del territorio. No alla chiusura delle scuole modenesi dedicate alla prima infanzia perché ne perderebbe solamente città. L’Amministrazione si attivi attraverso politiche di sostegno al fine di salvaguardare strutture che sono state modello per la regione e il Paese. Proposte e risorse ci sono”. Il grido d’allarme arriva dal gruppo consigliare Per me Modena, di fronte al destino che attende l’asilo nido Triva il prossimo anno, il medesimo del Todi. E per questa ragione il gruppo ha organizzato per domani venerdì 20 novembre dalle ore 8.00 alle ore 9.00, in via Spontini 14 dove sorge la struttura, un sit-in di sensibilizzazione e  di protesta contro un provvedimento che può essere rivisto.

L’asilo nido Triva (ex-Bonacini) è stato il primo nido di Modena e fra i primi d'Italia. Fu inaugurato  oltre 40 anni fa. Ma soprattutto, utile ricordarlo, furono i modenesi a volerlo, in particolare, le donne.  Anticipò la legge nazionale sui nidi d'infanzia e aprì una stagione che, lentamente, diffuse in città le scuole educative dedicate alla prima infanzia. 

Oggi purtroppo complice la crisi si assiste ad una flessione delle iscrizioni: disoccupazione e riduzione dei redditi inducono infatti tanti genitori a rinunciare al nido, “Con l'Amministrazione comunale che opta per la chiusura delle strutture. È già toccato al Todi – attacca Per me Modena - l'anno prossimo sarà il turno del Triva, nido simbolo del sistema educativo modenese per bambini da zero a tre anni. L'obiettivo di Lisbona è quindi a rischio, come pure e grave, il modello costruito in anni di investimenti dell'Amministrazione, passione e professionalità degli operatori e delle operatrici. Accettare passivamente questa situazione è sbagliato e controproducente, per la città e cittadini.” 

“Chiediamo pertanto all'Amministrazione di adottare politiche attive per sostenere i genitori che intendono garantire ai propri figli tutte le opportunità di cui hanno diritto. Le proposte concrete non mancano, quanto alle risorse ci sarebbero anche state nel bilancio 2015 se l'Amministrazione non avesse preferito fare altre scelte diverse.” E tre sono le proposte che Per me Modena avanza: “L’Amministrazione dovrebbe: consentire ai genitori di iscrivere i bambini al nido "Triva" per l'anno scolastico 2016/2017 evitandone così la chiusura; di istituire un fondo a sostegno dei genitori che non iscrivono i figli al nido per ragioni economiche; di evitare appalti del servizio a privati”.

Anche FP/Cgil, Cisl/Fp, Uil/Fpl Csa e Sulpl non condividono questa decisione che pare "rottamare" il passato, senza contestualmente progettare il futuro. “L'intero sistema dei servizi per l'infanzia ed il lavoro dei suoi operatori vengono oggi messi in discussione dalla necessità di cambiamento di una società fatta di famiglie profondamente cambiate rispetto a 20 anni fa – si legge in una nota - Quale è il progetto politico dell'Amministrazione comunale di Modena rispetto a questi servizi e alla loro sostenibilità economica per le famiglie?”

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