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ZTL e pedonalizzazioni, Fiab Modena: "Operazione vincente per tutti"

Nei mesi scorsi la FIAB di Modena aveva fortemente criticato la prima stesura del PUMS (Piano per la Mobilità Sostenibile), perché prevedeva “per le auto infrastrutture e denari certi, per la mobilità sostenibile solo ipotesi vaghe da verificare”. Anche dopo il recepimento parziale di alcune delle nostre 41 osservazioni, l'associazione ritiene che "non si abbia ancora il coraggio sufficiente per risolvere i problemi di una città ferma ad uno schema di mobilità fortemente autocentrico".

"Speriamo che il modello “piano aperto”, che di fatto adesso lo delinea al massimo come un quadro di buone intenzioni, sappia accogliere le forti richieste di una nuova mobilità e non comporti degli arretramenti. Valuteremo nei fatti - spiega l'associazione modenese, che aggiunge - certo è che le alzate di scudi dei primi giorni contro le pedonalizzazioni e ZTL delineano già quale sarà la battaglia. Tutte voci, ovviamente spalleggiate da alcuni politici locali, che ci riportano indietro di decenni, dopo che in tutta Europa la vivibilità, la gradevolezza, la bellezza e la fruizione pedonale dei centri storici sono considerate punti di non ritorno anche per gli evidenti benefici economici che ne ha il commercio al dettaglio".

"Lo vogliamo dire chiaramente: su ZTL e pedonalizzazioni, la FIAB sarà al fianco di tutte le amministrazioni che trovando le giuste soluzioni, con i giusti tempi e senza indugi. Abbiano intenzione di percorrere questa strada, non perché siamo fondamentalisti della bici, ma perché siamo convinti che sia una operazione vincente per tutti. La storia recente ha reso assai evidente che non è la mancanza di parcheggi ad uccidere il commercio locale, ma la mancanza di spazi pubblici adeguati dove le persone, e non le auto, possano muoversi in modo tranquillo e rilassato e scoprire la ricchezza del commercio locale. Quando commercianti e cittadini si lamentano delle ciclabili, ed in generale delle zone pedonalizzate, dovrebbero sapere che in tutto il mondo queste operazioni hanno portato benessere alle zone interessate, rivitalizzando il commercio e rivalutando il valore delle abitazioni. Perché non dovrebbe succedere in Italia? Nell’era del commercio elettronico con le sue accattivanti vetrine virtuali, come si fa a vedere un negozio nuovo o semplicemente un paio di scarpe in vetrina, da dentro un’auto a 50 all’ora con 3 auto parcheggiate davanti?"

"Siamo qui, disponibili a dialogare con tutti per dare concretezza a questo manifesto. Ed a tutti i cittadini perplessi e dubbiosi perché dovranno lasciare l’auto a casa per andare in centro, la FIAB chiede di non aver paura. Hanno già dimostrato di apprezzare i luoghi accoglienti, tranquilli, senza rumore e pericoli, i tavolini all’aperto, lo spazio restituito alla convivialità. Oggi, Piazza Roma è uno dei luoghi più belli della città, ma chi non ricorda le forti proteste di una parte di commercianti e residenti sostenuti da alcuni poco lungimiranti politici, quando si trattava di togliere quell’orribile parcheggio? Ora tutti contenti. E allora andiamo avanti senza indugi!"

Il modello preso ad esempio da FIAB è la nuova visione della “Città 15 minuti”, il piano del sindaco di Parigi Anne Hidalgo, che propone un modello di città dove tutte le funzioni essenziali siano a 15 minuti (massimo) a piedi o in bici: significa che ogni quartiere, e non solo il centro storico, deve avere le sue ZTL, zone 30, infrastrutture ciclabili e pedonali sicure che connettano le zone residenziali alle scuole, servizi pubblici, zone commerciali, verde pubblico. "Quella è la soluzione se vogliamo risolvere molti dei problemi di sicurezza, inclusione sociale delle periferie, mortalità del piccolo commercio e dell’artigianato di servizio, che per secoli hanno reso uniche e vibranti le nostre città".

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