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Sassuolo, Bassi: "Speravo di giocare di più, ma è giusto così"

Era arrivato con la speranza di giocare un campionato importante da protagonista Davide Bassi, poi un ritardo nella preparazione e il talento di Pomini gli hanno finora chiuse le porte. "Possiamo lottare per le prime sei posizioni"

Era arrivato in estate con la speranza di poter collezionare in questo campionato in neroverde più presenze di quelle ottenute l'anno scorso con la maglia del Torino, solo 17. La realtà è che, dopo anni di gavetta, Alberto Pomini si è imposto tra i pali del Sassuolo ed è difficile immaginare di spostarlo. Così Davide Bassi aspetta pazientemente seduto in panchina dalla prima giornata. "Il Sassuolo sta andando bene - dice il secondo portiere neroverde - e il merito è anche di Pomini, non è bello stare in panchina, anche perché ero abituato a giocare e la mia intenzione era proprio quella quest'anno. Però la squadra va bene ed è giusto così".

"Il calo era naturale dopo aver giocato sempre sopra le aspettative - spiega Bassi che dalla panchina ha potuto osservare bene i compagni - e anche sopra le capacità, dando sempre qualcosa in più. Per la partita di Crotone non c'è nessun rammarico, loro stanno attraversando un momento importante e il pareggio poteva starci". In attesa di un bel colpo sabato contro un Livorno in difficoltà, si cominciano a fare i conti con gli obiettivi. In agosto si parlava di salvezza, di migliorare la classifica dello scorso anno: "Ormai alla salvezza ci siamo arrivati - sorride Bassi -. E' difficile pronosticare chi occuperà i primi due posti in classifica, ma sicuramente possiamo lottare per rientrare nei primi sei. L'unico obiettivo vero rimane quello di migliorarci e fare il massimo. Se i risultati sono stati favorevoli fino ad ora è merito della società sana e tranquilla, dello staff all'altezza e dei veterani che hanno aiutato molto nell'integrazione dei tanti nuovi".

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