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Bottura raddoppia, nel 2023 un nuovo ristorante a Modena

L'annuncio dello chef, che a breve inaugurerà un locale "rivoluzionario", il secondo di proprietà dopo l'Osteria Francescana

"Il prossimo ristorante che apriremo a Modena sarà al 100% di nostra proprietà, dell'Osteria Francescana. Sarà nel 2023. Non posso dire altro. Ma sarà rivoluzionario". Un annuncio breve e stringato quello fatto dallo chef modenese Massimo Bottura nel corso di una intervista rilasciata a Tgcom24 nel corso del congresso di Identità Golose che si è svolto nei giorni scorsi a Milano, richiamando i cuochi e le personalità più importanti della ristorazione italiana.

Bottura non ha voluto fornire dettagli sull'operazione che rappresenta senza dubbio una enorme novità nel panorama della ristorazione modenese. Una conferma dell'intenzione dello chef stellato di mantenersi legato al territorio, nonostante i progetti culinari che lo hanno portato in giro per il mondo. Dopo la Franceschetta, sorella minore del'Osteria ma non gestita in modo diretto, dopo l'impegno per il ristorante Cavallino della Ferrari e soprattutto dopo l'avventura alberghiera di Casa Maria Luigia, Bottura torna alle origini e raddoppia il suo core business.

Inutile dire come vi sia grande attesa e curiosità intorno a questo locale. Ne sapremo di più solo nelle prossime settimane o mesi.

Parlando di sè ai microfoni di Tgcom24, lo chef ha dichiarato: "Non riesco ad accontentarmi di quello che ho fatto. Non mi stimola più: l'ho già fatto. Sono una persona che vive nel futuro. Ho un piede nel passato, ma l'altro piede non ce l'ho nel presente, sennò mi accontenterei di quello che ho fatto, ma ce l'ho nel futuro".

E di futuro ha continuato a parlare anche in relazione alla propria realtà imprenditoriale: "Pre-pandemia eravamo 105 a Modena, post-pandemia siamo 150 e questo la dice tutta.  I ragazzi non vogliono andarsene e per quello che creiamo sempre nostri nuovi progetti I giovani sono il nostro futuro, sono coloro che creano scintille di novità. E' per quello che sono sempre così vicino ai giovani, sono coloro che continuano a darmi forza ed energia. Chiaramente hanno bisogno di un leader che li guidi, che renda visibile l'invisibile. L'importante è costruire per loro un futuro che sia sostenibile: la vera sostenibilità è lì, nel momento in cui si sentono a casa, si sentono responsabilizzati e hanno stimoli culturali quotidianamente. E' lì che fai la differenza".

 

 

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