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Meloni, cocomeri e pere: "La grandine ha azzerato la produzione"

Coldiretti stila un primo bilancio del maltempo di ieri, che ha causato danni nei campi ma anche nelle strutture delle aziende agricole

Sta assumendo contorni sempre più disastrosi il bilancio dei danni in campagna a quasi 24 ore dallo sconvolgente nubifragio che ha colpito la provincia di Modena nelle prime ore del pomeriggio di ieri. E’ quanto rende noto Coldiretti Modena dopo il sopralluogo nelle aziende agricole colpite dalla grandine e del forte vento che hanno flagellato grande parte della provincia: da Finale, San Felice, Mirandola passando per Modena ed arrivare fino a Formigine. A farne le spese, con danni incalcolabili, pere, susine, vigneti ma anche meloni, cocomeri, pomodori, mais, sorgo e soia. A queste si aggiungono i danni alle strutture e alle attrezzature: vetri frantumati e tetti squarciati su capannoni e abitazioni, serre divelte.

Le pere – rende noto Coldiretti Modena - sono cadute a terra proprio all’inizio del periodo della raccolta, così come meloni e cocomeri che hanno subito spaccature che ne renderanno impossibile la commercializzazione. Gli alberi sono stati defogliati e i rami si sono spezzati con conseguente anche sul futuro sviluppo delle piante. Lo stesso per i vigneti che hanno subito la perdita dei grappoli e delle foglie. Anche mais e sorgo hanno perso le foglie e pannocchie, distrutti pomodori e soia. Nelle abitazioni e nei capannoni sono stati i vetri e i tetti ad essere colpiti ma la furia del vento ma anche, in taluni casi, gli ambienti interni per la caduta di controsoffitti e detriti.

“Il maltempo di ieri – commenta il presidente di Coldiretti Modena, Luca Borsari – è arrivato proprio nel pieno della stagione, quando dopo un anno di lavoro si dovrebbero raccogliere i frutti. Oltretutto il disastro è arrivato in un anno che possiamo definire l’ ”annus horribiis” dell’agricoltura già caratterizzato da siccità e gelate tardive, con coltivazioni, come le pere, che avevano già registrato un calo dell’80% della produzione”.

Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – continua Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne che nel 2023 supereranno complessivamente 6 miliardi dello scorso anno.

Coldiretti Modena  invita gli agricoltori a presentare quanto prima le segnalazioni al fine di poter delimitare e censire nel dettaglio le aree colpite e avviare le procedure volte all’ottenimento dei benefici di legge e quindi il ristoro dei danni patiti.

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