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Domenica, 28 Aprile 2024
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Gioco d'azzardo, è boom nel territorio carpigiano. Si spende ormai quanto per il cibo

Numeri in sensibile crescita, anche e soprattutto online. Ogni cittadino dell'Unione terre d'Argine ha perso in media 400 euro nel 2022. Il report di Federcosumatori

La raccolta complessiva dei giochi d’azzardo nel 2022 nei comuni dell’Unione Terre d’Argine è stimabile in circa 272 milioni di euro, corrispondenti alla incredibile cifra di 3.042 euro mediamente giocati ogni residente maggiorenne. E' questo il primo dato che emerge dalla seconda edizione del nostro rapporto sull’azzardo legale nelle Terre d’Argine, che come il precedente si muove all’interno dell’innovativo progetto “Un Argine all’azzardo”, voluto dai quattro Comuni che compongono l’Unione del territorio carpigiano.

Il volume di quanto complessivamente giocato nei quattro Comuni (Carpi, Soliera, Campogalliano e Novi) registra nel 2022 una crescita del 51% rispetto all’anno precedente, in parte per la chiusura delle sale slot per sei mesi nel 2021. I due terzi dell’incremento del giocato complessivo è determinato dalla crescita della raccolta fisica. La raccolta "da remoto" cresce comunque in modo rilevante e il gambling online rappresenta il 43% del volume complessivo dell’azzardo. Crescono entrambi i canali, on-line e fisico, quest’ultimo con l’unica eccezione del Gratta&Vinci, che rimbalza dopo l’enorme crescita del 2021. Rispetto all’anno in corso si stima un ulteriore incremento del volume di giocate complessive (fisico e da remoto) che potrebbe superare nel 2023 i 296 milioni di euro, poco meno della metà dei quali derivanti da gambling online.

Quanti sono i giocatori attivi sul territorio carpigiano? Sempre difficile appurarlo. Nel solo canale online, sono stimabili in 4.300, circa il 5% della popolazione maggiorenne. Tra di loro è forte la presenza di ragazzi e ragazze, nettamente superiore alla dimensione demografica.

Un fenomeno socialmente rilevante

IL volume d'affari del gioco d'azzardo, in tutte le sue forme, è rilevante ma anche difficile da inquadrare e comprendere. Difficile trovare paragoni con altre attività, ma Federconsumatori ne propone una: la cifra “investita” a livello territoriale in un solo anno è superiore al doppio del costo da progetto del nuovo ospedale Ramazzini di Carpi (126 milioni di euro). Non solo. Nel 2022 il volume complessivo dell’azzardo nei quattro comuni ha raggiunto l’85% del valore economico della spesa alimentare in quei territori; una percentuale che a Carpi sale al 94%.

Il gioco è ovviamente strutturato per garantire una certa quantità di vincite, ma sempre e comunque una percentuale significativa di perdite. Nel caso del territorio carpigiano, la perdita complessiva delle giocate del 2022 è stata stimata nel Rapporto in 41 milioni di euro. Sono oltre 400 euro a testa, neonati compresi; una cifra che va ovviamente moltiplicata, se rapportata ai soli giocatori maggiorenni. 41 milioni di euro, che potevano essere investiti nel miglioramento delle condizioni proprie e familiari; per lo studio dei figli, per cure sanitarie, per una vacanza, per migliorare la qualità dei cibi, per comprare casa, per progettare il futuro. Invece una perdita enorme, che corrisponde al reddito azzerato di oltre 2000 lavoratori e lavoratrici dipendenti, residenti nell’Unione.

Gratta&Vinci

Il Gratta&Vinci è erroneamente considerato il “meno pericoloso” dei giochi d’azzardo ed è storicamente il più diffuso fra la popolazione anziana. Mediamente risulta vincente (con un premio di modesta entità) un tagliando ogni quattro: la vincita viene solitamente immediatamente “reinvestita” nel gioco con l’acquisto di ulteriori biglietti. Il successo nazionale dei Gratta&Vinci è di lunga data ed il Covid, nel biennio 2020-21, ha contribuito alla ulteriore diffusione, con una rete fisica di distribuzione che è costituita da 81 punti vendita (3 rivendite ogni 10 kmq) nel territorio dell’Unione Terre di Castelli . Come noto il Gratta&Vinci non ha avuto limitazioni durante il lockdown - e non è stato oggetto delle chiusure obbligate dei locali dell’azzardo legale - che hanno raggiunto, tra 2020 e 2021, i 343 giorni.

Nel 2022, nel territorio dell’unione, sono stati venduti tagliandi di Gratta&Vinci per 20,6 milioni di euro (23,6 milioni di euro nel 2021) corrispondenti ad un valore procapite, per residente maggiorenne, pari a 230,43 euro (corrispondenti all’incirca a 45 “grattini/anno” a testa) . Mediamente il banco “si tiene” 27,56 euro ogni 100 giocati.

Il boom del gambling online, spinto dai giovani

Il gambling online raccoglie il 43% dei volumi giocati nei quattro comuni dell’Unione. Il canale di raccolta fisica risulta , come per tante realtà territoriali modenesi, ancora preponderante rispetto alla modalità online. Durante l’annualità 2022, la raccolta da remoto nell’unione Terre d’Argine ha superato i 116 milioni di euro (+36,4% rispetto al 2021), valore quasi triplicato dal 2019. Tutti i comuni dell’unione evidenziano crescite rilevanti dei volumi nell’arco temporale analizzato.

La giocata media procapite unionale per l’annualità 2022 ammonta a 1.533,84 euro per ogni residente in età 18-74 anni. Si tratta di un dato superiore alla media provinciale (1.278,98 euro). Come anticipato, lo scarto dal dato medio relativo al complesso dei 47 comuni modenesi risulta ancora più evidente considerando il complesso dell’azzardo (fisico e da remoto). I quattro comuni dell’Unione, in primis la città di Carpi, costituiscono, con l’area sassolese, i due poli di maggiore attrazione delle giocate nel panorama modenese. A fine 2022, i giocatori effettivi del gambling online residenti nell’area dell’Unione Terre d’Argine sono stimabili in 4.300 unità (3.400 unità nel 2021) con una quota giocata media mensile che sfiora i 2.300 euro (più di 27.000 euro all’nno).

Le preoccupazioni di Federconsumatori 

"Certo, si può affermare che la sovrabbondanza di strutture dell’azzardo, presenti in particolare a Carpi, eserciti una forte attrazione sui giocatori delle realtà in condizioni diverse, come l’Area Nord ed i Comuni del mantovano più vicini. Ma questo è un dato possibile, non certo, che va letto anche tenendo conto degli enormi numeri del gioco on-line nel territorio. Il giocatore on-line, lo ricordiamo, viene identificato nel suo luogo di residenza, ed è quindi possibile ricostruire una seria mappa territoriale delle dimensioni del gioco".

L'associazione spiega: "Non può essere escluso che questa impennata sia originata anche dal riciclaggio di capitali sporchi, anche attraverso l’utilizzo di prestanome. In questo senso si veda il nostro “Libro nero dell’azzardo. La crescita impetuosa dell’azzardo on-line in Italia. Mafie, dipendenze, giovani.” presentato recentemente alla Camera dei Deputati. Che il gambling on-line rappresenti un importante canale di riciclaggio di capitali sporchi è chiaramente rappresentato, in alcune aree del Paese, dai numeri elevatissimi (fino a 5.000 euro pro capite nel solo gioco on-line) concentrati in comuni a forte presenza di malavita organizzata. Nel nostro Distretto, distante da questi problemi, potremmo essere di fronte a più limitati riciclaggi di somme provenienti dal mondo delle costruzioni, attraversato dalle molte oscurità del 110%, oppure da alcune attività ad alto livello di irregolarità, specie nel tessile, prevalentemente gestite da stranieri, già attive storicamente nella rete fisica dell’azzardo".

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