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Domenica, 28 Aprile 2024
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Undici anni dal sisma dell'Emilia, per le opere pubbliche ancora 613 cantieri in corso

La Regione fa il punto sul percorso di rinascita dei territori colpiti dalle scosse del 2012. A fine anno terminerà lo stato di emergenza

In un momento di nuova emergenza per la nostra regione, il ricordo dei modenesi in particolare va alle terribili scosse sismiche del 20 e 29 maggio 2012 - di cui oggi ricorre l'undicesimo anniversario. La ricorrenza è stata anche l'occasione per la Regione di fare il punto sulla ricostruzione

A fine anno, per altro, è prevista la cessazione dello stato d’emergenza e il ruolo di Commissario di Governo per la ricostruzione affidato al presidente della Regione, Stefano Bonaccini: ciò che resta da completare, pur con risorse e procedure dedicate, potrà proseguire nella normalità.

La ricostruzione privata, abitazioni e attività produttive, è praticamente completata. Ciò che resta da fare riguarda soprattutto quella pubblica e monumentale, edifici spesso vincolati dalle Sovrintendenze. L’investimento complessivo di risorse, per la parte privata e pubblica, è stato pari a 6,7miliardi di euro, di cui 5,6 miliardi già liquidati.

“L’undicesimo anno dal sisma in Emilia- sottolinea però Bonaccini- cade nel momento in cui siamo alle prese con un nuovo terremoto: l’alluvione che in questi giorni ha colpito il nostro territorio può davvero essere definita tale per la devastazione che ha prodotto. Stiamo fronteggiando un’altra emergenza di proporzioni enormi, che causa dolore e sofferenze, vittime, persone costrette a lasciare le proprie case, danni ai servizi, alle infrastrutture, al sistema economico. L’Emilia-Romagna è di nuovo ferita. E di nuovo si rialzerà. Così come successe dopo il terribile sisma del 2012: ci siamo rimboccati le maniche e siamo ripartiti, dietro la spinta dell’allora presidente Errani, dei sindaci e delle sindache, grazie alla forza straordinaria di vive in questa terra, realizzando una ricostruzione che è stata un’impresa collettiva e definita esemplare’ dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Adesso lavoriamo alla priorità assoluta, mettere in sicurezza persone e comunità colpite dall’alluvione, dopo ricostruiremo tutto, e lo faremo insieme. Ciò che davvero non possiamo riavere- chiude il presidente della Regione- sono coloro che non ci sono più, che persero la vita undici anni fa e che l’hanno persa in questi terribili giorni: il nostro pensiero va a loro e alle loro famiglie, cui esprimo vicinanza e solidarietà”.

Sul portale della Regione nel dito dedicato al Terremoto 2012 pubblicato il Report sintetico dello stato della ricostruzione nonché i Riepiloghi ricostruzione per province (Modena, Ferrara, Reggio e Bologna). 

Abitazioni

Gli edifici completati sono 8.770, per oltre 18.000 abitazioni (prime e seconde case) e 6.200 piccole attività economiche ripristinate rese di nuovo agibili. Per la ricostruzione delle abitazioni e delle piccole attività economiche, il totale dei contributi concessi ammonta a 3,16 miliardi di euro, di cui già liquidati 2,9 miliardi.

Attività produttive

Per la ricostruzione relativa ai comparti industria, agricoltura e commercio, le domande di contributo approvate (al netto di rigetti, rinunce e revoche) sono 3.391, per un totale di 1,9 miliardi di euro concessi di cui 1,7 già liquidati. I progetti conclusi sono 3.148.

Opere pubbliche e dei beni culturali

Le risorse totali messe in campo, comprensive dei cofinanziamenti disponibili, ammontano a 1 miliardo 568 milioni di euro. In totale, gli interventi del Programma delle Opere Pubbliche e dei Beni Culturali sono 1.741, di cui 1.637 con copertura completa dell’intervento. Sono 714 i cantieri conclusi, 613 quelli in corso.

Centri storici

Per la riqualificazione dei centri storici ricompresi nel perimetro del “cratere ristretto”, in aggiunta a 18 milioni di euro erogati dalla Regione nel 2015 attraverso il Programma speciale d’Area, sono assegnati agli Enti locali 30 milioni di euro per la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria. Dal 2019 a oggi ulteriori risorse pari a circa 57 milioni di euro sono state stanziate per interventi di riqualificazione o nuove aperture di botteghe, uffici, attività artigianali e professionali per un totale di 1.150 progetti. A questi si aggiungono le quasi 7.000 attività economiche e commerciali ripristinate, dai negozi alle botteghe artigiane.

Edifici religiosi

Dopo il sisma, di 495 chiese danneggiate 325 risultavano inagibili. A oggi sono state stanziate risorse per 382 milioni di euro su 478 edifici (fondi del commissario e cofinanziamenti). Già poche settimane dopo le scosse alle chiese locali vennero realizzati anche 15 edifici provvisori, per una spesa di quasi 6,3 milioni di euro. Ad oggi sono 353 le chiese già recuperate e riaperte al culto.

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