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Finale Emilia e Grezieu La Varenne: un gemellaggio nel ricordo di Francesco Cassetti

Il gemellaggio è tenuto vivo dalle due associazioni nate dalle famiglie che per prime si ospitarono a vicenda - i finalesi in Francia nel mese di aprile 1966 e i francesi a Finale nel mese di settembre dello stesso anno - in occasione della firma del patto di fratellanza fra le due comunità

Nello scorso fine settimana una delegazione dell’associazione “Amici di Grezieu La Varenne”, accompagnata dal sindaco Claudio Poletti, dall’assessore ai Gemellaggi e all’Associazionismo Anna Baldini e da alcuni esponenti del Forum dei Giovani, è stata ricevuta dagli amministratori del comune francese che ebbe come sindaco il finalese Francesco Cassetti e dai “gemelli” dell’associazione “Amici di Finale Emilia”.

Il gemellaggio è tenuto vivo proprio dalle due associazioni nate dalle famiglie che per prime si ospitarono a vicenda - i finalesi in Francia nel mese di aprile 1966 e i francesi a Finale nel mese di settembre dello stesso anno - in occasione della firma del patto di fratellanza fra le due comunità.

“In questo viaggio – dice l’assessore Baldini – erano presenti sia uno dei partecipanti alla trasferta in Francia del 1966, sia due bambini che rappresentano la terza generazione di una famiglia ‘gemella’. Ciò evidenzia come il rapporto tra le nostre comunità sia rimasto vitale e il senso di fratellanza sia ancora vivo e desideroso di esprimersi. Non possiamo dimenticare poi l’importante contributo che Grezieu La Varenne ha dato, nel post terremoto, alla realizzazione dell’aula di lingue della nuova scuola secondaria di primo grado Cesare Frassoni, con una donazione di 33 mila euro”.

La storia del gemellaggio tra Finale Emilia e il piccolo centro del dipartimento del Rodano parte da molto lontano: per qualche fortuito caso, nella cittadina francese trovarono rifugio esuli in fuga dal Ducato Estense; tra questi vi erano anche alcuni finalesi, uno dei quali, Francesco Cassetti, ne diventò addirittura sindaco per ben due volte: dal 1870 al 1876 e dal 1878 fino alla morte, sopraggiunta il 16 marzo 1884.

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Nato il 26 dicembre 1798 da una famiglia iscritta nel libro d’oro della nobiltà finalese, il cui albero genealogico inizia nel 1580, Francesco Cassetti fu medico e patriota. Dopo la laurea in medicina partecipò al “raggio” carbonaro della Bassa modenese e dopo i moti del 1831, che ebbero per protagonista Ciro Menotti, fu inquisito e costretto a migrare. Agli inizi del 1838 raggiunse Grezieu la Varenne, che all’epoca aveva un migliaio di abitanti, e si ricongiunse con un gruppo di finalesi che, come lui esiliati, vi si erano stabiliti. Vi si ambientò rapidamente e, seppur con qualche fatica, riuscì ad entrare in possesso della “lettres de naturalitè” (la prima richiesta è del 1842, sotto la monarchia, ma l’acquisirà solo nel 1848, qualche mese dopo la proclamazione della Repubblica), ottenendo il diritto ad essere iscritto nelle liste elettorali della città e diventandone sindaco per la prima volta il 9 ottobre 1870.

A riscoprire la figura di Francesco Cassetti furono prima Carlo Grossi, suo pronipote e primo sindaco socialista di Finale oltre che preside del Liceo Morandi, e poi Angelo Sola, sindaco della cittadina modenese proprio nel 1966, grande regista del gemellaggio tra i comuni di Finale Emilia e Grezieu La Varenne.

“Al nostro arrivo a Grezieu La Varenne – dice il sindaco di Finale Emilia, Claudio Poletti – siamo stati accolti, in una sala dedicata proprio al nostro gemellaggio, dal primo cittadino Bernard Romier e dalla sua giunta che, per quanto si tratti di un comune di cinquemila abitanti contro i nostri 15 mila, è formata da ben 8 assessori. Nel corso dei due giorni di permanenza abbiamo avuto modo di parlare delle comuni difficoltà nell’amministrare un ente pubblico e delle attività che svolgiamo, noi a Finale e loro a Grezieu. C’è stato però tempo anche per un po’ di turismo: ci hanno accompagnato, amministratori e componenti dell’associazione gemella, a visitare il Beaujolais e in particolare il bellissimo centro medievale di Oingt. Abbiamo, infine, iniziato a gettare le basi per pensare insieme a un evento importante da organizzare nel 2026, in occasione del sessantesimo anniversario della firma del patto di gemellaggio. Già a ottobre 2024, però, ospiteremo una loro delegazione e potrebbe essere l’occasione per ricordare con qualche iniziativa il 140° anniversario della morte di Cassetti, alla cui tomba abbiamo fatto visita prima di ripartire per Finale Emilia”.

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