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Incidenti mortali sul lavoro in aumento: a Modena 15 morti nel 2023

"Appena 30 ispettori del lavoro per oltre 70 mila aziende"

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Modena registra 15 morti sul lavoro, di cui 7 nel settore delle costruzioni, un incremento rispetto al 2022. A Reggio, gli incidenti mortali aumentano del 133%, passando da tre a sette. Nonostante una leggera diminuzione degli infortuni, si contano complessivamente 23.107 casi, con 63 infortuni al giorno, di cui 40 a Modena e 23 a Reggio. Lo dichiara la segretaria di Cisl Emilia Centrale, Rosamaria Papaleo, che interviene dopo il disastro nel cantiere Esselunga di Firenze.

Ci chiediamo e lo chiediamo alle persone che lavorano, alle imprese e alle Istituzioni: questi sono numeri normali o sono la polaroid di una indecenza?”, dichiara il sindacato.

Il sindacato Cisl riconosce i tavoli provinciali attivati a Modena e Reggio come un passo avanti, ma solleva la necessità di investimenti strutturali sulla sicurezza, disponendo di 2 miliardi di euro a livello nazionale. Il segretario generale Domenico Chiatto richiede che queste risorse siano destinate alla formazione dei rappresentanti dei lavoratori e dei lavoratori stessi, sottolineando l'importanza di utilizzare parte di questi fondi per implementare tecnologie intelligenti e affrontare il problema del subappalto selvaggio nel settore edile.

Rischiamo di fare ottime analisi, di inquadrare alla perfezione il problema ma poi si torna al punto di partenza: servono controlli, ne servono tanti e per farli occorre non solo una strategia ma del personale. Che costa – osserva Domenico Chiatto, segretario generale aggiunto con delega alla Sicurezza sul lavoro –. Il nostro parere è che una vita salvata vale più di un bilancio, eppure questo è un Paese dove gli ispettori del lavoro e i loro colleghi che fanno funzionare la macchina amministrativa lo scorso autunno sono stati costretti a scioperare, per denunciare la situazione difficile in cui si trovano ad operare. Una su tutte: in un contesto tecnologico obsoleto, dove accedere ad alcune banche dati è ancora proibitivo, è urgente ottenere la piena incrociabilità dei dati e delle informazioni”.

La Cisl si Mobilita

Di fronte a questa situazione, la Cisl annuncia una mobilitazione nazionale, richiedendo al governo di Giorgia Meloni un Piano Nazionale di Sicurezza, comprendente maggiori controlli, ispezioni, risorse, incroci di dati, rating sociale per le imprese e un focus sull'investimento nella prevenzione e formazione. 

“Più controlli, più ispezioni e più ispettori sul territorio, più risorse e interventi concreti, banche dati incrociate, rating sociale per le imprese, con una patente a punti che premi le realtà virtuose. E poi un grande investimento sulla prevenzione, formazione e una stretta su sanzioni e repressione”.

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