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Attualità Mirandola / Piazza Giuseppe Garibaldi

Nuovo polo culturale di Mirandola, apertura prevista entro fine anno

L'Amministrazione punta a garantire alcuni servizi minimi anche durante il trasferimento della biblioteca

Il nuovo polo culturale aprirà le porte a mirandolesi e non entro l’anno. Dopo l’approvazione di una consistente perizia di variante nel dicembre scorso, dell’importo di oltre 1 milione e 135 mila euro, il nuovo termine è stato fissato a ottobre 2022”, evidenzia l’Assessore ai Lavori pubblici del Comune di Mirandola Letizia Budri. Parole a cui fanno seguito quelle dell’Assessore alla Cultura e all’Istruzione, Marina Marchi: “Restituiremo a Mirandola non un semplice edificio, ma un luogo. Un luogo di cultura, ma soprattutto della comunità, fruibile sia dai singoli cittadini, che da associazioni e aziende, perché in esso si troveranno anche spazi per riunioni, incontri coworking, smart working e almeno 6 aule didattiche per i nuovi corsi universitari. Uno spazio da vivere.”

I lavori in corso in vista dell’apertura

Procedono a ritmo serrato i lavori in piazza Garibaldi, nell’edificio dell’ex Liceo Pico, pronto a diventare un punto di riferimento extraterritoriale e fruibile anche da province e regioni vicine. ”Da quando ci siamo insediati nel 2019 – prosegue l’Assessore Budri - a lavori da poco iniziati, è stata fatto molta strada Abbiamo rivisto il progetto iniziale inserendo la finitura, non prevista, dell’ultimo piano e aggiornando la destinazione d’uso di diversi spazi. Ci siamo interfacciati costantemente con la Sovrintendenza dei Beni culturali per la risoluzione di diverse criticità - tra cui la realizzazione della nuova cabina elettrica - e per la definizione di alcune importanti finiture, come gli infissi e le pavimentazioni esterne. Poi ci si è concentrati sull’allestimento interno e Alterstudio è subentrato per la definizione degli spazi e degli arredi.”

Ill nuovo polo culturale non sarà solo importante per la riapertura al pubblico di un edifico che dal sisma è in ricostruzione, quanto invece un momento particolarmente atteso quest’anno, anche per il trasferimento graduale dei primi materiali librari e in un secondo momento dell’archivio storico. “Il progetto - fa sapere l’Assessore Marchi - rispetto all’originario presentato dalla precedente Amministrazione è stato innovato, con l’obiettivo di fare diventare il polo culturale un punto di riferimento sociale, di aggregazione per tutte le fasce d’età, grazie, ad un’area destinata a bambini e famiglie, un digital lab e uno spazio gaming per gli adolescenti, una sala studio h24, weekend incluso, per gli studenti universitari a cui potranno accedere in autonomia. Abbiamo poi puntato a valorizzare il chiostro e il giardino adiacente con l’accoglienza, spazi per conferenze, caffetteria, incontri ed eventi all’aperto. Il chiostro è sempre stato il punto di forza della struttura architettonica e per come era stato impostato, con le due sale destinate ai compatti dell’archivio, non avrebbe avuto vitalità. Così lo abbiamo trasformato nel cuore del polo culturale. Inoltre qui avranno sede sia del Centro Internazionale studi Pichiani, che del Centro Documentazione Sisma Emilia 2012.”

Trasferimento della Biblioteca

Pronta intanto la gara per gli arredi (primo lotto) del valore di 486.000. Già in corso invece lo studio e la gara per la digitalizzazione, per la quale l’Amministrazione intende partecipare anche a bandi o un PNRR. Sono state già stanziate le somme per il trasloco dei materiali da via 29 maggio ed è in corso la valutazione per il rientro da San Giorgio in Piano del resto della collezione libraria, per la quale occorre prevedere anche una revisione e la procedura di scarto di libri.

In relazione alla gestione dell'attuale sede della biblioteca via 29 maggio, abbiamo provveduto a prorogare l’affidamento della medesima all'attuale affidatario la Soc. Coop Le Macchine Celibi dal 1° novembre 2022 al 31 maggio 2022. Mi preme sottolineare che è opportuno prevedere data la situazione, un periodo di transizione che consenta l’imballaggio del materiale della biblioteca di via 29 maggio, lo smontaggio e rimontaggio dell’arredo attuale nella nuova sede. Ma non solo - afferma l’Assessore Marchi - Ci saranno interventi molto importanti, che dovranno essere effettuati, come lo scarto del materiale librario (quello che si trova in via 29 maggio e quello nei depositi del bolognese), che a Mirandola non viene purtroppo effettuato da troppi anni e che risulta oggi più che mai indispensabile nella riorganizzazione. Inoltre sarà opportuna la ridefinizione della segnatura delle collezioni, reimpostando l'intera struttura della collocazione libri, abbandonando il sistema Dewey, per utilizzare un sistema più moderno e semplificato per argomenti.”

Il ruolo della struttura di via 29 maggio nei prossimi mesi

L’Amministrazione comunale evidenzia inoltre che sono in corso accordi con la Provincia,
(che dovrà intervenire sul fabbricato di via 29 maggio per farne aule scolastiche), per poter usare ancora alcuni mesi l’edificio come stanza di decantazione e spazio di intervento per i materiali bolognesi e lo scarto. In prospettiva del riassetto della nuova biblioteca, dovrà essere sospeso il prestito, ma si cercherà di individuare una sala studio. Questo comporta un lavoro di ri-catalogazione e trattamento volumi non indifferente, una riprogettazione importante ed indispensabile per poter poi definire la segnaletica interna della nuova biblioteca. L’argomento sarà affrontato nel Consiglio comunale di aprile. Il trasloco sarà l'occasione per riaggregare le collezioni mirandolesi, che si trovano sparse dopo il sisma del 2012. Allo stesso tempo offrirà l'opportunità di ripensare i servizi offerti, adeguandoli e riorganizzandoli in vista delle esigenze della nuova sede. Si cercherà di velocizzare il più possibile tutti i passaggi in modo da poter interrompere il servizio lo stretto necessario, ma con l’obiettivo di cercare comunque di garantire i servizi minimi. L’attuale appalto della gestione e reference biblioteca, resterà in essere è fino al 31 maggio 2022, quindi si procederà ad un nuovo con altre caratteristiche poiché avrà ovviamente esigenze di servizio diverse: non di sola sorveglianza ma prevederà anche lo scarto e la nuova etichettatura.

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