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I maestri di sci a Skipass scalpitano: "Finalmente pronti a ripartire"

In punto con la categoria alla Fiera modenese, Due anni di inattività pesano, ma ora si aspetta solo la neve per un grande rilancio

I 14.000 maestri italiani di sci sono pronti a tornare sulle piste, in un inverno, quello 2021-2022, che sa di ripartenza ed entusiasmo dopo una stagione fermi ai box, come mai era avvenuto nella storia del turismo invernale in Italia. Il messaggio di ripartenza e promozione passa anche dalla nuova divisa nazionale dei maestri (sci alpino e snowboard) che nei prossimi mesi veicolerà una nuova attività di promozione e comunicazione. Preparazione e sicurezza insieme all'entusiasmo di ricominciare, sono le loro parole d'ordine come hanno spiegato oggi a Skipass a Modena in una conferenza stampa-tavola rotonda.

Il protocollo per la riapertura delle aree sciistiche e l'utilizzo degli impianti per gli sciatori non agonisti e amatoriali ha fissato regole e misure di prevenzione anti-Covid e così, come è stato detto appunto oggi a Modena, "un settore strategico, come quello della montagna", può "riprendere l'attività nel pieno rispetto delle regole". Dopo quasi "due anni di inattività, Skipass è finalmente il primo appuntamento che segna il ritorno alla normalità per noi maestri di sci e scuole di sci italiane. È un ritorno alla normalità importante sotto due punti di vista", dice il presidente nazionale Amsi Maurizio Bonelli. In primo luogo, perché vede allo stesso tavolo, "con forte unità di intenti", tutti gli attori "deputati allo sviluppo del sistema montagna", il che "ci permetterà di affrontare questa stagione, se ancor difficile, con le giuste sinergie per riuscire ad operare al meglio". Punto secondo: stavolta non ci saranno timori perchè si torna a inforcare gli sci e ad imparare ad usarli "nella massima sicurezza" per garantire "tranquillità e divertimento". Ora, dice Bonelli, "manca solo la neve e speriamo che anche quest'anno cada abbondante e già dalle prossime settimane".

L'anno scorso, dice a sua volta Beppe Cuc, presidente nazionale del Collegio maestri sci, "impotenti, abbiamo dovuto prendere atto che non avremmo potuto lavorare, ma ora come allora, eravamo sicuri che dopo la tempesta sarebbe tornato il cielo blu, quel cielo azzurro che cinge le Nostre montagne e le rende meravigliose. Con incrollabile fiducia e solida determinazione approcciamo a questa nuova stagione e lo facciamo in modo corale insieme agli altri operatori della montagna e alla Fisi consapevoli che solo con un'azione coordinata, che catalizzi gli sforzi di tutti, sarà possibile rilanciare le montagne italiane".

E i maestri saranno "i primi ambasciatori di quella cultura della sicurezza che da sempre qualifica la professione e con essa restituisce il dinamismo, le competenze e la professionalità per le quali la Scuola italiana sci e i suoi maestri sono famosi nel mondo".

A Modena si è parlato anche del ritorno in pista dell'evento nazionale più importante per i piccoli allievi della scuola italiana sci: il GranPremio Giovanissimi, a Tarvisio per la finalissima nazionale in programma dal 18 al 20 marzo.

(DIRE)

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