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Modena e Cultura, si riparte dai bambini con il progetto “Affido Culturale”

Contrastare la povertà educativa, favorire l’inclusione e riportare le famiglie nei luoghi di cultura, nasce così il progetto “Affido Culturale” che consentirà alle famiglie di partecipare gratuitamente ad appuntamenti culturali

Circa  300.000 euro di fondi destinati a Modena per il progetto Affido Culturale, che permetterà a ciascuna delle 200 famiglie aderenti di partecipare in un anno a 29 appuntamenti culturali gratuiti a scelta tra musei, teatri, cinema, corsi e laboratori di Modena e provincia.

Il progetto nazionale è stato selezionato dalla Fondazione Con i Bambini, nell'ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile. Il progetto ha diversi obiettivi: riportare le famiglie nei luoghi di cultura, favorire l’inclusione di chi non ha la possibilità di accedervi e creare una rete educativa a sostegno del consumo culturale dei bambini.

Sarà una rete sostenuta dagli enti culturali convenzionati e dalle stesse famiglie che, partecipando al progetto unite in coppie, potranno reciprocamente sostenersi e allo stesso tempo fruire gratuitamente di opportunità culturali di qualità. Ogni coppia sarà formata da una famiglia che non fruisce abitualmente di attività culturali e da una che si propone di accompagnarla, forte di un’abitudine consolidata a frequentare i luoghi di cultura.

VIDEO | Famiglie e cultura, le interviste sul progetto per riportare i bambini nei musei

L’iniziativa finora ha coinvolto circa 30 strutture culturali, tra enti pubblici e privati, per garantire varietà e qualità di offerta. Fino ad aprile 2023 le famiglie di Affido Culturale potranno accedere alle strutture convenzionate utilizzando una moneta virtuale che coprirà i costi delle uscite (biglietti di ingresso, merende per i bambini e trasporto). Le famiglie che vogliono aderire ad Affido Culturale possono contattare PopBrains chiamando lo 059/8677814 o scrivendo a: affidoculturale.modena@gmail.com L’Assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi, che patrocina l’iniziativa a sostegno del contrasto alla povertà educativa, conferma l’attenzione del Comune di Modena partecipando con tutta la rete degli istituti culturali comunali. Daniela Longo è presidente di PopBrains, l’impresa sociale capofila di Affido Culturale per la città di Modena. PopBrains ha deciso di aderire alla rete di Affido Culturale perché il progetto ricalca lo spirito sociale dell’azienda, stimolando la sensibilità e la curiosità dei bambini e favorendo il legame tra le famiglie.

Inoltre, con questo progetto PopBrains contribuisce alla ripartenza delle strutture culturali in modo concreto. Daniele Barca è il Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo 3 di Modena, partner ufficiale di progetto attivo nell’individuazione e coinvolgimento delle famiglie che parteciperanno al progetto. Una scuola che ha nel suo DNA l’essere “scuola aperta", il coinvolgimento di tutti e la costruzione, faticosa ma necessaria, della comunità, non poteva non mettersi in gioco su questo progetto. Francesca Iacoviello è counselor e referente di Affido Culturale del CEIS A.R.T.E. di Modena, cooperativa sociale che si occuperà di formare e seguire le famiglie, nonché di monitorare l’esito del percorso di partecipazione al progetto. Come ente attivo nei percorsi di accoglienza, CEIS è in grado di individuare e trattare i meccanismi di isolamento sociale che possono innescarsi in presenza di povertà educativa e viceversa.

Unimore, in rappresentanza di tutti gli enti culturali convenzionati, pubblici e privati, sottolinea la volontà di tendere una mano alle famiglie, rafforzando il legame tra cultura e cittadinanza, quanto mai prezioso in questo particolare periodo storico. Oltre ai partner ufficiali, PopBrains ha stretto anche una collaborazione il Polo 2 dei Servizi Sociali di Modena, che ha reso possibile l’apertura di questa opportunità alle proprie famiglie in carico. Affido Culturale collabora anche con altri partner di supporto, attivi sull’individuazione e il coinvolgimento delle famiglie: la Caritas di Modena, gli Scout di zona e la parrocchia di San Pio X di Via Bellini.

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