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Lambrusco, approvate le modifiche ai disciplinari di produzione

Consorzio Tutela Vini Emilia e Consorzio Tutela Lambrusco hanno approvato nelle rispettive assemblee alcune importanti modifiche ai disciplinari di produzione delle denominazioni Lambrusco DOC e IGT Emilia Lambrusco. Punti chiave la diminuzione della resa uva-vino, la regolamentazione dell’intensità cromatica del vino in fase di immissione sul mercato e l’adesione ad un sistema di controllo e tracciabilità telematico per i vini confezionati 

Novità importanti in arrivo per la filiera vitivinicola emiliana. Le assemblee del Consorzio Tutela Vini Emilia e del Consorzio Tutela Lambrusco riunitesi di recente hanno infatti approvato a larga maggioranza alcune modifiche ai disciplinari di produzione delle denominazioni del Lambrusco DOC e IGT Emilia Lambrusco. 

Un primo importante passo riguarda il Consorzio Tutela Vini Emilia, che sarà tra i pionieri nell’adesione ad un sistema di tracciabilità telematico che definisce per la filiera italiana nuove modalità di controllo dei vini confezionati IGT, in riferimento all’articolo 10 del DM 2183 del 27 febbraio 2020. Il sistema di tracciabilità, alternativo all’uso della fascetta, consiste nell’apposizione di un codice che rende possibile l’identificazione di ciascun recipiente immesso in commercio da parte delle autorità di controllo, nel pieno rispetto di requisiti specifici. Sempre il Consorzio Tutela Vini Emilia ha inoltre deliberato la diminuzione della resa di trasformazione massima dell'uva in vino dall’80% al 75%. 

Un ultimo aggiornamento riguarderà i disciplinari sia delle DOC del Lambrusco che quello dell’Emilia IGT Lambrusco. Si tratta di una modifica che disciplina le caratteristiche del vino immesso sul mercato e il suo aspetto all’analisi visiva, con una limitazione della gamma di punti colore ammessi. Una delibera volta a valorizzare ulteriormente l’identità e la tipicità dei vini Lambrusco a denominazione.

“Insieme al Consorzio Tutela Vini Emilia – commenta il Presidente del Consorzio Tutela Lambrusco, Claudio Biondi – abbiamo approvato alcune importanti modifiche che contiamo possano essere effettive a partire dalla vendemmia 2024. Pur essendo i due consorzi entità distinte, un’azione sinergica risulta quanto mai essenziale per agire in modo coordinato sui capisaldi della produzione dei nostri Lambrusco a supporto delle aziende del territorio e dell’intera filiera”.

“Dopo mesi di consultazioni e confronti all’interno del nostro Consorzio siamo giunti ad approvare queste modifiche al disciplinare di produzione, un traguardo che accogliamo con soddisfazione - dichiara Davide Frascari, Presidente del Consorzio Vini Emilia – Le modifiche che sono state approvate dalle assemblee seguiranno ora un primo iter regionale e poi Ministeriale, per entrare in vigore auspicabilmente a partire dalla campagna vendemmiale 2024”.

Il Consorzio Tutela Lambrusco si occupa della vigilanza e delle attività di promozione relative alle sei DOC del Lambrusco: Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, Lambrusco di Sorbara, Lambrusco Salamino di Santa Croce, Modena, Reggiano, Colli di Scandiano e di Canossa.  Ulteriori informazioni sul Consorzio Tutela Lambrusco su www.lambrusco.net Il Consorzio Tutela Vini Emilia comprende trenta soci e si occupa della vigilanza e delle attività di promozione per i vini Emilia IGT, tra cui anche i Lambrusco. Sono circa 50 milioni le bottiglie di Lambrusco DOC prodotte ogni anno. A queste si aggiungono oltre 100 milioni di bottiglie di Lambrusco Emilia IGT. Nel loro complesso, i vini prendono per il 60% la strada dell’export. 
 

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