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Domenica, 28 Aprile 2024
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Rigenerazione di aree urbane, nessun privato ha ancora presentato progetti

Ancora nessuna domanda, pur con tante richieste di informazioni e chiarimenti, per il bando di prima attuazione del nuovo PUG di Modena. In Commissione consiliare la proposta di rinviare la scadenza al 22 aprile

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Sono ormai passati 90 giorni dalla pubblicazione dell’avviso pubblico per raccogliere manifestazioni d’interesse per la prima attuazione del Pug, vale a dire per i progetti di rigenerazione urbana di iniziativa privata secondo nuovi criteri del Piano urbanistico modenese. La scadenza è fissata al 22 gennaio, ma al momento nessun progetto è stato presentato formalmente.  

Attualmente sono una ventina i soggetti che hanno dimostrato interesse per l’iniziativa, con numerosi incontri di approfondimento realizzati con gli uffici per agevolare il confronto con le nuove regole e linee conduttrici del Pug, ma vista la novità degli strumenti urbanistici l’Amministrazione comunale ha valutato utile prorogare il termine della pubblicazione di altri tre mesi.

È l’intento della delibera che sarà presentata in Commissione consiliare mercoledì 17 gennaio dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli per prorogare di tre mesi la scadenza del termine e portarla al 22 aprile. Con l’ok della Commissione il tema potrà essere deliberato dal Consiglio già giovedì 18 gennaio con l’obiettivo di favorire la massima partecipazione degli operatori, garantendo pari condizioni a tutti.

Non sarà necessario attendere i nuovi termini dell’avviso, però, per le proposte di trasformazione del territorio che necessitano di Pdc convenzionati (i Permessi di costruire convenzionati) e che siano relative ad aree al di sotto dei 6 mila metri quadrati riguardando progetti di rigenerazione e di realizzazione di interventi di Edilizia residenziale sociale. Per questi interventi si può avviare l’istruttoria già al momento della presentazione della proposta agli uffici comunali, per poi passare alla decisione del Consiglio comunale.

Il nuovo termine, invece, riguarderà le trasformazioni del territorio più complesse per le quali serve l’Accordo operativo con l’Amministrazione comunale, anche quelle che attualmente sono in corso di progettazione da parte dei soggetti privati o pubblici.

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