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Attualità San Cesario sul Panaro / Via Molza

Tetto in amianto gravemente danneggiato a Sant'Anna, l'Osservatorio: "Fate presto"

L’Osservatorio Nazionale Amianto comitato di Carpi in pressing sulle autorità per bonificare un grande edificio agricolo in disuso in via Molza a San Cesario s/P che presenta preoccupanti segni di deterioramento

Una nuova battaglia nella lotta alle fibre-killer vede in prima linea l’Osservatorio Nazionale Amianto comitato di Carpi. Nel mirino del comitato è finito un vecchio edificio agricolo situato nelle campagne di Sant'Anna di San Cesario, all'intersezione fra via Molza e via Sant'Anna: uno stabile ormai in disuso che presenta un tetto in pannelli di cemento-amianto ormai consunto dal tempo e in parte divelto dalle perturbazioni che negli ultimi anni hanno spostato, rotto e fatto cadere alcune lastre.

La segnalazione dell'Osservatorio nel maggio scorso ha portato un primo risultato, con l'ordinanza del sindaco di San Cesario emessa l'11 giugno per richiedere alcuni approfondimenti alla precedente valutazione dello stato dell'immobile ed un aggiornamento della valutazione alla luce degli eventi atmosferici succeduti in seguito, ordinando inoltre entro un massimo di 60 giorni il recupero dei frammenti e delle lastre di amianto disperse.

"Abbiamo atteso fino alla scadenza dei termini imposti, ma ora dobbiamo sollecitare che vengano fatti immediatamente i lavori richiesti da AUSL per prevenire ulteriori dispersioni di fibre dai manufatti tuttora dispersi ed appoggiati in equilibrio precario sulle coperture come documentato dalle visioni aeree a noi pervenute", spiega l'Osservatorio.

"Da anni ovvero la necessità di programmare urgentemente la bonifica di tutti gli edifici con manufatti in cemento-amianto della nostra regione entro i prossimi 12 anni, poiché nel 2032 tutti i manufatti avranno superato il massimo della loro vita utile, stimata tra i 35-50 anni, ed ognuno di questi siti diventerà una potenziale bomba di fibre killer - aggiunge ONA Carpi - Ad oggi solo pochi comuni virtuosi nella nostra provincia hanno realizzato una mappatura di tutto l’amianto esistente sul proprio territorio ed avviato sportelli amianto rivolti ai cittadini che intendano bonificare il proprio edificio usufruendo degli incentivi messi a loro disposizione. Notiamo con disappunto che la bonifica dei 1198 edifici pubblici e privati aperti al pubblico mappati nel 2004 dalla Regione non è stata ancora conclusa e permangono ancora circa 40 edifici scolastici di ogni ordine e grado da bonificare, oltre ad ospedali, palestre, ed altri luoghi di aggregazione, una situazione che riteniamo inaccettabile e che richieda una procedura di emergenza".

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