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Attualità San Faustino / Strada Formigina, 125

Strada Formigina, l'area della caserma dei Vigili del Fuoco passa al Demanio

Si completa il passaggio dal Comune di Modena al Demanio dello Stato dell’area di sedime della Caserma del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, in via Formigina 125, i cui immobili sono già di proprietà demaniale.

Il Consiglio comunale, nella seduta di giovedì 16 dicembre, ha infatti approvato su proposta dell’assessora al Patrimonio Anna Maria Lucà Morandi, l’atto di adeguamento tecnico che va a concludere il percorso per il trasferimento dell’area avviato nel 1990 con il Demanio, con il voto a favore di Pd, Sinistra per Modena, Modena civica, l’astensione dei Verdi e di Fabio Poggi del Pd, e il voto contrario di M5s, Lega Modena, FI, Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia, Modena sociale.

Dopo un primo atto di donazione nel 1990 dell’area su cui era già stata costruita la Caserma, mai passata formalmente al Demanio a causa di errori materiali, infatti, su richiesta della Direzione regionale Emilia Romagna dell’Agenzia del Demanio, nel 2015 il Comune ha confermato la propria volontà alla donazione e gli ha comunicato la necessità, vista la mutata situazione catastale di una porzione dell’area, di procedere con un frazionamento e accatastamento degli immobili di proprietà del Demanio dello Stato, cui lo stesso ha provveduto. Con la delibera approvata, quindi, si conclude un trasferimento già previsto all’epoca della realizzazione della Caserma dei Vigili del Fuoco, che risale alla fine degli anni ’80.

Stefano Prampolini di Lega Modena si è detto “perplesso” in quanto “si parla di una vicenda nata nel 1968 e se oggi siamo qui a fare una delibera significa che ci sono aspetti che possono essere cambiati e che si poteva fare uno scorporo tra Caserma e piscina/palestra. Le gestisce l’associazione Amici del nuoto senza costi per il Comune e con un’attività socialmente rilevante: ora l’Amministrazione dà al Demanio il terreno e la piscina soprastante. Poteva benissimo accoglierla tra gli impianti comunali e invece non ha voluto”.

Vincenza Carriero del Pd ha precisato che “si sta solo approvando un correttivo catastale rispetto a un procedimento nato nel ‘68 e poi modificato nel ’90, pagato interamente dal Demanio. Dicendo che la piscina non sarà più del territorio – ha aggiunto – sviamo l’attenzione rispetto al tema reale: non è una struttura del Comune, che non vi ha investito e neppure ha finanziato la correzione dei dati catastali. Nessuno – ha aggiunto – ha mai messo in dubbio che la piscina continuerà a esserci e a svolgere la sua attività di utilità sociale; e gli Amici del nuoto parteciperanno al nuovo bando, come tutti gli altri, quando scadrà la convenzione”.

In dichiarazione di voto, Giovanni Silingardi del M5s ha annunciato il proprio voto contrario: “È vero che, a oggi, la delibera è un atto dovuto in quanto è una donazione che si perfeziona con la delibera. Ma su una donazione non perfezionata si poteva ragionare rispetto a un frazionamento dell’area che di fatto è già divisa, mantenendo il diritto di superficie della zona su cui insiste la piscina. Si tratta di un bene di cui i cittadini usufruiscono in una città in cui le piscine non abbondano”.

Nella replica, l’assessora Lucà ha sottolineato che “la piscina non è mai stata del Comune, che non è inclusa nel sistema degli impianti comunali ed è gestita in autonomia dal Demanio e dal soggetto gestore incaricato dallo stesso Demanio. La situazione di fatto non si modifica – ha aggiunto – si tratta solo di formalizzarla in maniera compiuta e, a seguito della realizzazione, nel tempo, di marciapiedi e percorsi stradali attorno alle strutture che hanno ridotto la superficie, è stata effettuata una riparametrazione precisa per procedere alla consegna definitiva”.

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