rotate-mobile
Attualità

Piano antismog, tra le nuove misure la riduzione dei limiti di velocità (anche in autostrada)

Sale il numero dei Comuni coinvolti: nel Pair 2020 erano 33, il nuovo Piano emiliano-romagnolo conferma l’estensione a 207. Introdotte nuove misure in caso di smog persistente

Via libera da parte dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna al Pair 2030, il Piano aria integrato regionale che contiene le misure e le strategie per la riduzione dell'inquinamento atmosferico. Il Piano “poggia” su 8 pilastri tematici di cui 3 trasversali, a partire da quello urbano, della mobilità, dell’energia e delle biomasse, delle attività produttive e dell’agricoltura a cui si aggiungono i tre trasversali che riguardano gli strumenti di gestione della qualità dell’aria, gli acquisti verdi nelle PA e le attività di comunicazione, informazione e formazione. Per la prima volta il Pair dispone anche di risorse economiche specifiche, quantificate in 154,6 mln di euro.

Il piano ha seguito un lungo percorso di elaborazione e di confronto, che ha portato anche alla presentazione di 213 osservazioni (8 delle quali accolte) e a 41 emendamenti dell'Aula, 21 dei quali approvati. “Un Piano pensato e costruito non nell’ottica delle restrizioni ma delle opportunità. E che, per la prima volta, parte con una dotazione di risorse volte al miglioramento della qualità dell’aria, a cui concorreranno anche finanziamenti e misure delle programmazioni e pianificazioni settoriali- ha commentato in Aula la vicepresidente con delega all’Ambiente, Irene Priolo-. Un Piano che è frutto di un percorso durato circa un anno e mezzo, ricco di spunti e approfondimenti con il coinvolgimento, sin dall’inizio, dei firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima, oltre che della Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità e di tutta l’Assemblea legislativa”.

Le misure per la circolazione stradale

A partire dal 1^ ottobre 2025, come già previsto nel precedente Piano dell’aria, nei comuni di pianura con popolazione superiore a 30mila abitanti, dell’agglomerato di Bologna e in quelli che aderiscono volontariamente, entreranno in vigore le limitazioni ai diesel euro 5. In tutti gli altri, sono entrate in vigore già dal 1^ ottobre 2023 le limitazioni relative ai veicoli diesel euro 4. Il Pair 2030 prevede, inoltre, la possibilità di utilizzare il servizio Move-in, una misura al contempo ecologica e di equità sociale per chi non può permettersi di cambiare il veicolo soggetto alle limitazioni.

Verrà ulteriormente potenziato il trasporto pubblico sia su gomma che su ferro, rinnovato il parco autobus con priorità ai mezzi a zero emissioni da combustione, confermata l’integrazione tariffaria per gli abbonamenti “Salta su” e “Mi muovo”, ma anche gli incentivi per lo spostamento del trasporto merci su ferro.

Sono confermate le misure emergenziali per le zone di pianura: si attivano sulla base di un meccanismo previsionale volto a evitare il più possibile il verificarsi dei superamenti del valore limite giornaliero di PM10.

La novità in caso di smog persistente, giù i limiti

Il Piano prevede inoltre che i Comuni, nel momento in cui vengano raggiunti, in una delle stazioni di monitoraggio collocate sul proprio territorio, i 25 superamenti del valore limite giornaliero di PM10, intervengano con misure aggiuntive a livello locale sulle principali sorgenti emissive. Allo stesso tempo, la Regione interverrà nella zona in cui si è verificato il superamento con misure di limitazione della velocità nei tratti in prossimità dei centri abitati di autostrade e di strade extraurbane principali.

Questa è sicuramente una delle novità più significative e impattanti, che viene disciplinata dall'articolo 17 del Pair: "Al fine di evitare il superamento del valore limite giornaliero del PM10 nell’anno solare di riferimento, nel caso in cui si verifichino 25 superamenti in almeno una stazione ricadente nelle zone Pianura Est, Pianura Ovest e Agglomerato, la Regione dispone la riduzione della velocità di circolazione dei veicoli, su autostrade e strade extraurbane principali, nei tratti stradali che attraversano centri abitati ovvero che sono ubicati in prossimità degli stessi, ricadenti nella zona o nell’Agglomerato in cui si è verificato il superamento. Gli enti proprietari della strada o i gestori dell’infrastruttura stradale provvedono a rendere noti all'utenza il provvedimento regionale adottato ai sensi del presente comma che trova applicazione fino al 31 dicembre dell’anno di adozione dello stesso".

Lo stesso articolo cita poi una serie di esempi di azioni che possono essere adottate dai comuni dove si sono superati i 25 sforamenti (a scopo esemplificativo, la stazione di rilevamento di via Giardini a Modena ha raggiunto oggi questa quota). Le possibili soluzioni vanno dall'aumento delle categorie di veicoli oggetto di limitazioni all'estensione delle aree urbane e delle fasce orarie dove è vietato circolare, ma anche all'estensione temporanea delle zone 30 e delle aree ciclo-pedonali. Queste scelte sono però demandate alla decisione politica dei singoli comuni.

Temperature massime consentite dal riscaldamento

Per quanto riguarda l’ambito energetico, il nuovo Piano prevede ancora incentivi per la sostituzione delle vecchie stufe con impianti di ultima generazione e sistemi alternativi ad alta efficienza. Confermato, per tutta la durata della stagione “termica” (da metà ottobre a metà aprile) e nelle zone di pianura, il limite delle temperature fino a un massimo di 19°C in casa, ufficio, luoghi di ricreazione, associazioni, luoghi di culto (sono esclusi ospedali e case di cura). Saranno 17 invece i gradi consentiti nel commercio e nell’industria.

Il Piano regolamenta anche l’installazione e l’utilizzo degli impianti a biomassa per il riscaldamento domestico nelle zone di pianura, prevedendo limitazioni progressive in funzione della classificazione emissiva degli impianti.

Una misura che da “emergenziale” nel vecchio Pair passa a “strutturale” nelle zone di pianura è il divieto di qualsiasi tipologia di combustione all’aperto a scopo intrattenimento (es. fuochi d’artificio e falò rituali, eccetto barbecue) dal 1^ ottobre al 31 marzo: sono concessi solo due eventi nel periodo, promossi o autorizzati dall’ente comunale, nell'ambito di festeggiamenti tradizionali.

Le novità per l'agricoltura

Infine, per l’agricoltura e la zootecnia, sono previsti bandi di finanziamento per la copertura delle vasche, l’efficienza degli stoccaggi e le tecniche di spandimento per liquami e fertilizzanti e per l’acquisto di macchine e le attrezzature che consentano migliori performance ambientali. Ma anche, nelle zone Pianura ovest, est e agglomerato, l’obbligo di interramento dei rifiuti zootecnici entro le 12 ore dallo spandimento (dal 1^ ottobre al 31 marzo), oltre a quello di copertura di vasche e lagoni di stoccaggio a partire dal 1^ gennaio del 2030. A partire dal 1^ gennaio 2026, nelle zone Pianura ovest, est e agglomerato, ci sarà l’obbligo di incorporare nel terreno i fertilizzanti a base di urea nel più breve tempo possibile e, comunque, entro le 24 ore successive allo spandimento. Nelle zone Pianura ovest, est e agglomerato si conferma inoltre il divieto di abbruciamento dei residui vegetali dal 1° ottobre al 31 marzo, salvo deroghe per emergenze fitosanitarie e per altre casistiche particolari.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Piano antismog, tra le nuove misure la riduzione dei limiti di velocità (anche in autostrada)

ModenaToday è in caricamento