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Costi extra per i progetti Pnrr della sanità modenese, servono fondi dai privati

Le due aziende sanitarie dovranno gestire 73 milioni di finanziamenti, ma serviranno contributi da parte del territorio, che Muzzarelii ha intenzione di ricercare coinvolgendo più soggetti possibili. Il punto sugli interventi in Conferenza socio-sanitaria

Sono 45milioni e mezzo i fondi stanziati per l’Ausl, cui si aggiungono i 27,5 milioni di Aou per un totale di 73 milioni sui due filoni della Missione 6 Salute del Pnrr Gli ultimi tempi hanno visto la necessità di riquantificare la differenza tra le assegnazioni e il ricalcolo alla luce dei costi extra, in un confronto continuo con la regione. La differenza da colmare è di 8.265.835 euro: una prima risposta, pari a 4.660.375 euro, è già stata definita con Decreto a fine 2022, ma sono più di 3milioni 600mila euro a mancare per la copertura totale dei progetti.

“Convocherò un incontro insieme all’Azienda USL per mettere in moto la buona volontà di altri soggetti sui vari territori al fine di giungere a realizzare il 100% dei progetti dei piani investimenti in sanità. Tutto conta nel completamento di una strategia di altissima qualità che dobbiamo portare a casa, anche coinvolgendo nuovi soggetti che possano sostenerci”, ha dichiarato il Presidente Gian Carlo Muzzarelli nella Conferenza territoriale sociale e sanitaria della provincia di Modena che si è svolta la scorsa settimana.

È seguito l’intervento della Direttrice generale dell’Azienda USL di Modena, Anna Maria Petrini, che ha accolto favorevolmente l’idea di ricercare contributi che consentano di completare le opere e ha ricordato come, accanto agli investimenti, vi sia un imponente lavoro di revisione organizzativa che li accompagna, volto al rafforzamento dell’intera rete dell’assistenza sanitaria territoriale. È stato infatti istituito un apposito coordinamento strategico interaziendale per l’attuazione degli interventi previsti dal D.M. 77 (“Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale”) che vanno di pari passo con il percorso del PNRR.

I progetti dell'Ausl

Le future tappe dal 2023 al 2026 sono state descritte dall’Ingegner Pasquale Romio, Direttore del Servizio unico attività tecniche, che ha precisato che alcune scadenze, anticipate dal livello nazionale, imporranno una velocizzazione per arrivare all’entrata in funzione nei tempi previsti.

Già ultimata la progettazione delle Centrali operative territoriali, una hub a Modena e 6 spoke negli altri distretti per 2,4milioni di euro, tecnologie comprese, con l’obiettivo di avere pienamente funzionanti entro marzo 2024. Ad oggi i progetti sono tutti validati e si va verso affidamento ed esecuzione lavori.

È in corso la progettazione degli Ospedali di Comunità che andrà completata entro il 30 marzo 2023: 10,9 i milioni previsti, per 3 nuovi OsCo a Modena, Sassuolo e Vignola e la ristrutturazione di Fanano. Le strutture dovranno essere attivate entro marzo 2026.

Simili scadenze per le 13 Case della Comunità per un totale di 19,8 milioni: sono in corso le progettazioni definitive delle varie strutture, alcune da costruire come San Felice, Vignola, Pavullo, Pievepelago, altre oggetto di manutenzione o ristrutturazione a Concordia, Cavezzo, Guiglia, Castelfranco, Sassuolo, Montefiorino, Formigine, Zocca, Fanano.

Saranno infine acquisite nuove tecnologie biomediche per un totale di 6,3 milioni di euro, a disposizione di ospedali e strutture territoriali: saranno acquisite 12 nuove strumentazioni per la radiografia ossea, 2 risonanze magnetiche, 4 ecografi, 2 mammografi, altrettanti sistemi telecomandati e una TAC. 6,2 milioni saranno per le tecnologie informatiche per implementazione, aggiornamento, sviluppo e adozione di strumenti avanzati per la completa digitalizzazione dei processi clinici negli ospedali DEA di 1° livello.

Policlinico e Baggiovara investono sulla tecnologia informatica

Dopo la presentazione degli investimenti Ausl l’Ingegner Mario Lugli, Responsabile Piano Investimenti e Direttore del Servizio Tecnologie dell’Informazione dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, ha illustrato gli interventi tecnologici e informatici, necessari per garantire un futuro nella parte diagnostica e nel supporto ai processi di cura. “Abbiamo in essere un profondo ammodernamento del parco tecnologico che sarà coordinato da un gruppo di lavoro multiprofessionale e interaziendale. Alcuni elementi di attenzione sono la limitata capacità dei fornitori di rispondere alle richieste del PNNR a causa dell’elevata richiesta di attrezzature, ma anche le tempistiche ravvicinate di installazione e attivazione, che possono interferire con le attività ordinarie. Sugli investimenti informatici le Aziende hanno lavorato a stretto contatto per sviluppare strumenti unici e condivisi”.

I temi più importanti sono l’aggiornamento dell’infrastruttura tecnologica degli ospedali, la cybersecurity, l’introduzione della Cartella Clinica Elettronica e il rinnovo del registro operatorio, comprensivi dei servizi di supporto ad essi dedicati. Grande attenzione verrà posta in fase esecutiva per non sconvolgere l’attività dei clinici durante la distribuzione della Cartella Clinica Elettronica. Per l’unificazione dei sistemi informatici clinici ospedalieri a livello provinciale, l’Aou ha stanziato poco meno di 5 milioni di euro su un complessivo di quasi 8 milioni con una gara d’appalto in unione di acquisto con l’Ausl. L’aggiudicazione è prevista entro maggio, per poi partire con la diffusione dei software su Policlinico, Baggiovara e Carpi, oggetto specifico dei fondi PNRR, in qualità di sedi di DEA di I e II livello (Dipartimento Emergenza-urgenza e Accettazione). “Abbiamo in programma investimenti per software dedicati a branche specialistiche come Endoscopia Digestiva, Broncoscopia e Dermatologia, e un importante investimento in pc e stampanti. Significativo è il capitolo relativo all’interoperatività tra i software clinici delle aziende sanitarie regionali da realizzare tramite sistemi centralizzati, in cui fare confluire le informazioni sulle attività sanitarie, necessarie per creare una rete informativa ospedaliera regionale volta a potenziare ulteriormente la qualità del servizio di cura del cittadino”.

Cantiere Policlinico, servono altri fondi

L’ingegner Lugli ha poi precisato alcuni aspetti relativi agli interventi edilizi sul Policlinico. “È prevista la demolizione del corpo A e del corpo L del Policlinico e la realizzazione di un nuovo edificio per servizio trasfusionale e i laboratori di anatomia patologica. Tuttavia, i fondi complementari stanziati dal governo, sufficienti 2 anni fa al momento della progettazione, necessitano di una integrazione a causa dell’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, e per tale integrazione si sta operando di concerto con i competenti organi regionali e nazionali. I lavori inizieranno con la demolizione del corpo A – che attualmente ospita operatori, spogliatoi e 11 ambulatori odontoiatrici da trasferire in altra sede - e a seguire si procederà con la costruzione della nuova palazzina per consentire il trasferimento del servizio trasfusionale, attualmente posto nel corpo L, oggetto di demolizione nell’ultima fase dell’intervento”.

“Le nuove apparecchiature biomediche che collocheremo nei nostri due ospedali e le nuove tecnologie informatiche ci consentiranno di migliorare l’organizzazione. Gli interventi edilizi sono fondamentali per mantenere i nostri ospedali al passo con l’evoluzione clinico-assistenziale – ha commentato il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero - Universitaria di Modena Claudio Vagnini –. Si tratta di un impegno straordinario per noi e quindi mi auguro saremo sostenuti non solo sugli investimenti edilizi e tecnologici, che sono certo importanti, ma anche sul fronte del personale che è il cuore pulsante e imprescindibile di qualsiasi struttura sanitaria. Le nuove infrastrutture informatiche supereranno i problemi di interconnessione tra i diversi sistemi. Gli interventi edilizi avranno un impatto minore sull’Ospedale Civile mentre il Policlinico – edificio molto più vecchio e problematico – subirà un restyling più robusto che, per la natura dello stabile, modificherà la circolazione interna e i parcheggi con la possibilità di qualche disagio per operatori e cittadini. Per quanto riguarda il Policlinico, gli interventi edilizi sul corpo A saranno fondamentali così come quelli sul corpo L, fino alla revisione del Poliambulatorio che dovrà essere restituito alla cittadinanza in una veste nuova e più funzionale, secondo un progetto già avviato tra i tre soggetti coinvolti, AOU, AUSL e UNIMORE. Tutti questi interventi sono una risorsa per il futuro dell’Azienda e, viste le tempistiche molto strette, saranno un notevole impegno per tutti i servizi coinvolti. La Direzione è intenzionata a coinvolgere tutti i professionisti per renderli parte dell’intero piano investimenti perché siamo convinti che solo con la collaborazione di tutti riusciremo a portare a casa il risultato”.

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