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Nidi d'infanzia, le educatrici della Bassa scioperano contro l'esternalizzazione

Il 22 giugno una giornata di protesta dopo la mancata conciliazione nell'incontro in Prefettura ad inizio mese

ciopero giovedì 22 giugno per l’intera giornata delle lavoratrici e dei lavoratori dei nidi d’infanzia del distretto Area nord, contro la volontà dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord di esternalizzare parte dei nidi d’infanzia attualmente gestiti da Asp Comuni Modenesi Area Nord.

La decisione è stata presa durante l’assemblea sindacale del 12 giugno che ha visto la partecipazione della quasi totalità delle lavoratrici, che hanno dato mandato alla FP Cgil di indire lo sciopero a fronte del fallito tentativo di conciliazione in Prefettura a Modena del 7 giugno e della scelta politica di arretrare dal perimetro pubblico della gestione di servizi alle persone e alle famiglie, nonostante la richiesta di parte sindacale di mantenerli tutti in gestione pubblica, anche attraverso Asp che applica lo stesso Contratto nazionale Enti Locali, e che già dirige il nido “Panda” di Medolla dal 2015 e gestisce i nidi di Ucman e del Comune di Mirandola fino al 30/6/2023.

“Chiediamo ai Sindaci dei Comuni che compongono l’Unione e alla stessa Asp di togliere dal tavolo l’idea di esternalizzare i nidi – afferma Veronica Marchesini FP Cgil - e di aprire un vero confronto per il mantenimento della gestione pubblica di tutti i nidi d’infanzia, al fine di potenziare l’offerta formativa e salvaguardare il patrimonio educativo costruito attraverso le stabilizzazioni del personale precario”.

“Apprezziamo – continua Marchesini – le 9 stabilizzazioni annunciate da Ucman, ma crediamo che questo non sia sufficiente, considerata la possibilità normativa e giuridica di mantenere tutti i nidi a gestione pubblica proprio attraverso il conferimento in Asp, che permetterebbe la stabilizzazione di più persone. Chiediamo, inoltre, di conoscere i criteri con i quali Asp, dopo il conferimento definitivo dei nidi da parte di Ucman, procederà alla trasformazione dei contratti a tempo indeterminato, in modo che ci sia chiarezza e trasparenza”.

A fronte di tutto ciò le lavoratrici, insieme alle Rsu e alla FP Cgil, hanno dichiarato sciopero per l’intera giornata di giovedì 22 giugno.

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