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Taglio dell'attività chirurgica al Policlinico e a Baggiovara, ora si torna al 60% dell'attività

Forte riduzione per Natale, ma ora l'Azienda sanitaria si riorganizza. Nessun sospensione invece per l’attività di specialistica ambulatoriale

L’attuale impegno delle strutture sanitarie provinciali nella gestione di questa quarta ondata epidemica ha reso necessario attuare riorganizzazioni delle aree di degenza per dare risposta alle crescenti esigenze di ricovero di pazienti Covid. Per far fronte a queste necessità, a partire dalla seconda metà del mese di dicembre, alla già prevista e fisiologica riduzione legata al periodo natalizio, è stata affiancata una progressiva rimodulazione della programmazione chirurgica. Quanto non ha subito variazioni sono state le attività di emergenza, urgenti, non procrastinabili, oncologiche in classe A e trapiantologiche.

Nonostante la revisione dell’attività chirurgica, è stato garantito il mantenimento di circa il 40% dell’attività nel periodo dal 25 dicembre al 10 gennaio e l'Azienda Ospedaliero Universitaria si è impegnata, dalla prossima settimana, a ripristinare il 60% degli interventi.

"In questo momento di picco epidemico, l’assetto descritto potrà essere protratto per consentire rapide riorganizzazioni delle aree di degenza, ma verrà comunque garantita l’effettuazione di interventi chirurgici prioritari; a tal proposito, la rimodulazione delle sedute operatorie è stata pianificata in modo da offrire spazi adeguati all’esecuzione degli interventi urgenti, emergenti e indifferibili, oltre alla patologia con codice di priorità A, con particolare attenzione alla patologia oncologica", spiega l'Aou in una nota.

Questa revisione organizzativa consentirà alle strutture ospedaliere di adeguare in maniera flessibile il numero dei posti letto attivi dedicati a pazienti Covid sia di area medica che di area intensiva e semintensiva, attivando gradualmente nuovi settori sulla base dell’andamento epidemiologico e le conseguenti necessità di ospedalizzazione, in collaborazione con l’Azienda USL.

Infine, è importante sottolineare che l’attività di specialistica ambulatoriale non ha subito alcuna riduzione, pertanto i percorsi di diagnosi e presa in carico dei pazienti continuano ad essere attivi e garantiti.

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