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Domenica, 28 Aprile 2024
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Unimore: sciopero nazionale degli esperti linguistici. Un presidio davanti al Rettorato

Con l’escamotage dell’inquadramento di collaboratori, sono previste da contratto 18 ore settimanali, ma in realtà un esperto linguistico arriva a svolgere sino a 24/26 ore di lezione frontale, oltre a fare esami al pari del professore titolare di cattedra

Sciopero nazionale di 8 ore venerdì 30 giugno indetto dai sindacati Flc Cgil e Uil Scuola Rua dei collaboratori ed esperti linguistici (Cel) per rivendicare l’adeguamento delle retribuzioni, il riconoscimento dell’elevato livello di professionalità e l’alta qualità di insegnamento nelle università italiane. I 21 esperti linguistici di Unimore collocati nei diversi dipartimenti dell’Ateneo, daranno vita ad un presidio dalle ore 10.30 alle 11.30 davanti al Rettorato (via Università,4), chiedendo al Rettore di essere ascoltati e ricevuti. L’iniziativa di mobilitazione è nazionale e si svolge in tutti gli atenei italiani.

La didattica delle lingue straniere negli atenei italiani compete soprattutto a figure professionali che lo Stato ha inquadrato inizialmente come lettori e, dal 1995 in poi, come Cel, ma che sono in realtà insegnanti universitari di madrelingua. Con l’escamotage dell’inquadramento di collaboratori, sono previste da contratto 18 ore settimanali, ma in realtà un esperto linguistico arriva a svolgere sino a 24/26 ore di lezione frontale, oltre a fare esami al pari del professore titolare di cattedra. Un collaboratore linguistico con 23 anni di servizio prende 1.450 euro e in questi anni ha visto raddoppiare le ore di insegnamento in aula.

Dal 2015, con l’avvio dei processi di internazionalizzazione degli ex lettori si è verificato un sensibile aumento del carico di lavoro che non viene adeguatamente riconosciuto da Unimore, mentre sono proprio gli insegnanti madrelingua che contribuiscono alla competitività delle università italiane in Europa e nel mondo, così come alla ricerca di percorsi didattici innovativi in grado di rispondere alle molteplici esigenze altamente professionalizzanti degli studenti.

Per questo, gli insegnanti di madrelingua di Unimore, così come quelli delle altre università italiane, chiedono:

Risorse aggiuntive per il rinnovo del Contratto nazionale di Lavoro 2019-2021 per i collaboratori ed esperti linguistici che hanno una retribuzione assolutamente non commisurata alla professionalità richiesta per poter continuare a garantire un insegnamento universitario delle lingue straniere di alto livello;
Riconoscere finalmente, ai fini delle Sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione europea, l’intera ricostruzione di carriera, sentenze che da 4 decenni condannano l’Italia per trattamento discriminatorio dei lettori puntualmente ignorati dal governo italiano;
Riconoscimento di uno stipendio dignitoso e adeguato alla professionalità garantita agli studenti;
Continuare a stabilizzare nell’Ateneo modenese-reggiano gli 11 colleghi che svolgono lo stesso lavoro ma attraverso una ditta esterna, affinché si garantiscano parità di diritti e continuità lavorativa. 

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