rotate-mobile
Attualità

Sale comunali per conferenze, uso gratuito per (quasi tutti) i gruppi politici

Approvato il nuovo Disciplinare per i Quartieri. On line capienze e tariffe per gli altri soggetti. Chi le richiede sottoscrive impegno antifascista e antirazzista

Si amplia la possibilità di utilizzo gratuito delle nove sale dei centri civici dei Quartieri di Modena da parte dei gruppi politici. Il nuovo disciplinare per l’uso di questi luoghi, infatti, recepisce le indicazioni del Consiglio comunale che nel 2018 ha approvato un ordine del giorno per “favorire e facilitare la partecipazione alla vita politica e democratica delle cittadine e dei cittadini”. Il nuovo disciplinare, approvato nei giorni scorsi dalla giunta su proposta dell’assessora a Quartieri e Partecipazione Anna Maria Lucà Morandi, è già in vigore e si può consultare on line nella pagina del sito dedicata ai Quartieri: www.comune.modena.it/amministrazione/organi-di-governo/quartieri.

Dalla stessa pagina si può accedere al format per la prenotazione delle sale e si possono consultare le tariffe aggiornate per le situazioni in cui per il richiedente sia previsto un pagamento.

Le sale vengono utilizzate per le esigenze istituzionali e possono essere concesse ad associazioni e soggetti privati per attività culturali, sociali, aggregative e di pubblico interesse, ma anche ad altre istituzioni, enti e soggetti pubblici, compresi i Consolati di nazioni estere, per esigenze istituzionali e di svolgimento di attività di voto dei cittadini stranieri.

La principale novità del Disciplinare è, appunto, l’utilizzo “senza limiti di ragione e a titolo gratuito” delle sale che, già possibile per i gruppi consiliari, viene esteso “ai partiti politici del territorio che abbiano o siano associati ad un gruppo parlamentare costituitosi in base al voto popolare, a comitati locali o nazionali impegnati e attivi su proposte di legge di iniziativa popolare o referendum, a liste o partiti presenti nella ultima tornata elettorale che abbiano superato l’1% dei consensi popolari nazionali e, in campagna elettorale per le elezioni locali, a liste che partecipino formalmente alle elezioni”.

Al momento della presentazione della domanda, inoltre, tutti i richiedenti, anche quelli non a titolo gratuito, devono sottoscrivere “la condivisione dei valori sanciti dalla Costituzione e tra questi segnatamente il divieto di professare e/o praticare ideologie o comportamenti fascisti e razzisti”, come già avviene per gli altri spazi pubblici, sempre sulla base di un’indicazione del Consiglio comunale per il “rispetto dei valori della Resistenza e dei principi delle Costituzione repubblicana”.

La capienza delle sale civiche disponibili varia dai 25 posti di San Damaso (via dei Giacinti 14) ai 120 posti della Sighinolfi di piazza Liberazione 13, passando per sala Redecocca (60 persone), sala Pucci (99), via Viterbo (99), via Padova (58), Cognento in largo Traeri (99), Villaggio Giardino in via Curie (99), Barchetta (45). Le tariffe per una concessione fino a otto ore vanno dai 76,47 euro della Barchetta (91,47 oltre le otto ore nella giornata) ai 182,34 euro di sala Pucci (215,34 oltre le otto ore).

In caso di richiesta della stessa sala per la stessa data da parte di più soggetti, il Disciplinare prevede un ordine di precedenza per le iniziative a carattere istituzionale, dell’Amministrazione, dei Quartieri e dei gruppi consiliari; per le iniziative patrocinate dal Comune; per le iniziative di altre istituzioni, enti o soggetti pubblici, compresi i Consolati, i partiti politici e i comitati locali. Per le altre iniziative si procede in base all’ordine cronologico delle richieste.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sale comunali per conferenze, uso gratuito per (quasi tutti) i gruppi politici

ModenaToday è in caricamento