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Cronaca

Rapporto 'ndragheta-cooperative, Fabbri (LN) chiede una commissione d'inchiesta

Alan Fabbri, capogruppo leghista in Regione, chiede una Commissione d'Inchiesta sull'Operazione Aemilia. Il candidato del Carroccio alle ultime elezioni, vuole chiarezza da parte delle forze politiche del legame tra criminalità e cooperative

Alan Fabbri, capogruppo leghista in Regione, torna a chiedere una "commissione d'inchiesta" sul mondo della cooperazione emiliano romagnola. "Dopo l’inchiesta ‘mafia capitale’, con l’operazione ‘Aemilia’ le coop sono tornate nel mirino delle procure. Nell’Emilia Romagna serve
un’operazione trasparenza per il settore
”. La dichiarazione di Fabbri è avvenuta dopo che gli investigatori che lavorano al fascicolo ‘Aemilia’ hanno acceso i riflettori sul presunto coinvolgimento di alcuni colossi cooperativi. Ad accendere i sospetti le parole, intercettate, dell'ex socio Transcopp Michele Colano, da cui si dovrebbe apprendere: "La vera mafia è nelle cooperative".

L’indagine - continua Fabbri - ha accertato che la piovra si è insediata in maniera pervasiva in una regione, come l’Emilia Romagna, in cui il sistema cooperativo è fortissimo. Gli investigatori, stando alle ultime notizie, stanno cercando di far luce su presunti coinvolgimenti delle coop. Mafia Capitale aveva già rivelato che la cooperativa di Salvatore Buzzi ha tra le controllate il consorzio romagnolo Formula ambiente, già presieduto dallo stesso Buzzi, e partecipato dalla Cns di Bologna, dove l’imprenditore arrestato sedeva in consiglio di sorveglianza. Un quadro da cui emerge un sistema cooperativo che sarebbe inquinato da legami tossici, su cui la politica  deve fare chiarezza e sui cui il Pd, che è punto di riferimento politico per molte aggregazioni cooperative, ha il dovere morale di far luce. Non possiamo stare a guardare. Politica ed economia devono essere vaccinate contro la ‘ndrangheta e tutte le mafie”.

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