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Cronaca

Fiat, l'esclusione votazioni non fermano la Fiom, 1200 voti ottenuti

Fiorani annuncia battaglia:"Ricorsi contro 600 mancate trattenute sociali"

Capi e quadri avanti. Fim-Cisl e Uil-Uilm indietro. Questa è, a grandi linee, una delle possibili analisi sul voto delle rappresentanze sindacali aziendali negli stabilimenti Fiat secondo la Fiom-Cgil. Proprio quest'ultima citata emerge come protagonista durante le votazioni. Sono infatti 1200 i consensi ottenuti confermando il 2010. Questo aumenta il malumore all'interno dell'azienda, come sostiene Giordano Fiorani, segretario Fiom-Cgil Modena: "Si è compiuto uno strappo della democrazia - ha rilevato - Il non accoglimento delle nostre Rsa è un atto grave e autoritario, che rivela una democrazia zoppa dentro la Fiat". Prima della 'cacciata' della Fiom, i metalmeccanici della Cgil avevano la maggioranza relativa in Fiat a Modena, con 22 delegati su 54 e il 40% dei voti. Tutto questo dissapore tra operai, azienda e sindacato ha portato a schede bianche, nulle e persino minor affluenza di voto. Su 22 posti precedentemente della Fiom, Fim e Uilm se ne aggiudicano solo 4 mentre i restanti vanno all'Associazione capi e quadri Fiat, Ugl e Fismic. "È chiaro il segnale di Fiat che scende in campo per orientare il voto e decidere quali sono i sindacati che devono crescere" tuona Fiorani.

I NUMERI - Nei due stabilimenti Cnh di Modena i voti per la Fiom sono stati 331 (nel 2010 furono 310), mentre nel voto interno sono state elette cinque rappresentanti di Fim e Uilm, otto tra Fismic, Ugl e capi-quadri. In Ferrari la Fiom ha ottenuto 723 voti (erano 790 nel 2010), mentre nel voto interno su circa 1.600 votanti oltre 350 sono state le schede bianche o nulle. In Maserati la Fiom ha ottenuto 157 voti (furono 190 nel 2010), ma nello stabilimento di via Ciro Menotti, visto che nell'unico giorno di voto si era registrata una bassa affluenza (350 lavoratori su 631), la Commissione elettorale ha deciso l'estensione del voto anche al giorno successivo. La Fiom denuncia infatti pressioni da parte dei vertici Fiat sulle votazioni.

IL MOTIVO SECONDO FIORANI - Fiorani spiega così il motivo secondo il quale le votazioni non sono state effettuate in maniera serena: "In tutte le votazioni sindacali precedenti il disinteresse della Fiat era completo - afferma Fiorani - questa volta c'erano i capi sulle linee che si aggiornavano con la Commissione elettorale per sapere in quanti avevano votato sino a quel momento, mentre ai lavoratori veniva detto che era bene non fermarsi troppo vicino al presidio della Fiom". Sarà Mercoledì 2 Maggio la prima udienza al Tribunale di Modena sul ricorso della Fiom contro la Fiat per attività anti-sindacale alla Cnh e nei giorni successivi ci saranno le udienze per Ferrari e Maserati. "La Fiom sta predisponendo altrettanti ricorsi per le mancate trattenute sindacali da parte delle aziende Fiat dall'1 gennaio di quest'anno agli iscritti Fiom, che a fine dicembre erano quasi 600" conclude Fiorani. 

 

 

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