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Cronaca Sassuolo

Evasione, finte associazioni sportive denunciate dalla Finanza

Le Fiamme Gialle di Sassuolo hanno scoperto nuovi “furbetti del no-profit”, palestre e scuole di danza mascherate da associazioni sportive dilettantistiche per poter pagare meno tasse. Centinaia di migliaia di euro sottratti al Fisco e 15 lavoratori in nero

Negli ultimi mesi, a seguito di capillari controlli e di serrate indagini di polizia economico-finanziaria, i finanzieri della Tenenza di Sassuolo hanno scoperto diverse attività commerciali abusive, operanti nel settore dello sport dilettantistico, nell’ambito del territorio del distretto ceramico. Vere e proprie palestre e scuole di danza “travestite”, in sostanza, da associazioni senza fini di lucro con l’obiettivo di evitare il pagamento delle imposte ed usufruire di regimi di tassazione agevolata.

Le Fiamme Gialle, dopo un’attenta analisi di rischio, hanno così avviato una serie di attività di verifica e controllo fiscale nei confronti di alcuni soggetti operanti con la qualifica di “club” o “associazione sportiva dilettantistica”.

Dopo aver esaminato la documentazione presso le sedi ed interrogato i dipendenti e numerosi clienti, è emerso, tra l’altro, che questi ultimi erano stati registrati, a loro insaputa, come “soci” dell’associazione, la quale poteva così beneficiare delle particolari agevolazioni fiscali previste dalla legge.

I finanzieri hanno così proceduto a “disconoscere” lo status di associazioni sportive dilettantistiche e a riqualificarle come imprese commerciali a tutti gli effetti, ricostruendo, nel contempo, il volume d’affari che sarebbe dovuto essere tassato maggiormente.

Le attività di controllo nello specifico settore svolte nell’anno dai finanzieri della Tenenza di Sassuolo hanno consentito di rilevare e segnalare all’Amministrazione Finanziaria un reddito non dichiarato per oltre 380.000 €, ricavi non contabilizzati per circa 415.000 €, IVA non versata per oltre 131.000 € ed IRAP dovuta per più di 10.000 €. Inoltre, sono stati individuati 15 lavoratori in nero.

La specifica attività condotta dalla Guardia di Finanza si inquadra nell’ambito delle iniziative intraprese dal Corpo non solo per contrastare l’evasione fiscale e il lavoro sommerso, ma anche per reprimere insidiosi fenomeni di concorrenza sleale da parte dei cosiddetti “furbetti del non-profit” i quali, sotto la veste dell’associazionismo abusivo, danneggiano gli imprenditori onesti che pagano le tasse e operano nel rispetto della legge.

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