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Cronaca Serramazzoni / Viale Belvedere

Omicidio-suicidio a colpi di arma da fuoco a Serramazzoni, Belloi e Bordone le vittime

Proseguono le indagini sul delitto di via Belvedere, ma da un punto di vista giudiziario i caso sarebbe ormai chiuso. Le salme sono a disposizione del Pm alla Medicina Legale

C'è incredulità fra i residenti di Serramazzoni per la tragedia scoperta ieri in via Belvedere, presso l'abitazione di Claudio Belloi. Il commerciante 77enne è infatti una delle due vittime di quello che si ipotizza essere un omicidio suicidio, che ha visto coinvolto anche il 48enne Francesco Bordone. Il delitto è stato scoperto intorno alle ore 12.30 di ieri, quando 118 e Vigili del Fuoco sono intervenuti presso la villetta dove l'uomo viveva solo. Una volta scoperto il dramma, sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno subito perimetro la scena del crimine e chiuso al transito la strada, isolando l'abitazione.

Si ipotizza che il reato possa essere stato commesso già nella giornata di mercoledì, in quanto famigliari e conoscenti dei due uomini non riuscivano a mettersi in contatto con i congiunti dalla serata di mercoledì. Bordone aveva mancato un appuntamento a cena, mentre Belloi non si era presentato ieri mattina al mercato settimanale di Vignola, presso il quale avrebbe dovuto lavorare con la sua bancarella.

Omicidio-suicidio a Serramazzoni - 22/12/2022

La scena del delitto

A quanto si apprende, senza tuttavia conferme ufficiali da parte degli inquirenti, i due uomini sarebbero rimasti vittime di colpi di arma da fuoco, a seguito di una colluttazione. I colpi sarebbero stati sparati dalla pistola che Belloi deteneva regolarmente in casa. Sarebbe stato proprio il 77enne ad aprire il fuoco, uccidendo Bordone al piano superiore della villetta, suo appartamento di residenza. Poi sarebbe sceso al piano inferiore e qui si sarebbe tolto la vita. 

Saranno comunque le autorità a confermare o meno questa versione. I Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Scientifica hanno eseguito rilievi per almeno 7 ore consecutive, scandagliando a fondo l'appartamento e repertando tutti gli elementi utili al caso. Se dovesse essere validata l'ipotesi di un omicidio-suicidio, almeno da punto di vista giudiziario il caso si considererebbe automaticamente chiuso.

Le salme sono state recuperate dalle onoranze funebri Franchini di Serramazzoni e portate presso la Medicina Legale a disposizione del Pubblico Ministero.

La relazione tra le due vittime e il mistero sul movente

Claudio Belloi, reduce da un primo matrimonio e da una separazione, aveva intrattenuto recentemente una relazione con una donna straniera, che si era da poco conclusa. Viveva solo in via Belvedere, ma da circa un anno aveva stretto amicizia con Francesco Bordone. Il 48enne modenese, a sua volta separato e padre di due figli, aveva vissuto un certo periodo nel riminese, poi era tornato a Modena. Da un anno viveva in affitto presso uno degli immobili di proprietà del 77enne serramazzonese. 

Tra i due era nato un rapporto molto stretto: Bordone aveva eseguito lavori di muratura per conto di Belloi e lo aiutava anche con alcune faccende domestiche, frequentando spesso la sua abitazione in via Belvedere. 

Al momento non si conoscono eventuali dissidi esistenti tra i due e non è quindi possibile fare riferimenti al movente che avrebbe innescato la tragedia.

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