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Cronaca Modena Est

Fiume Panaro, "Alla fine dei lavori il collaudo delle paratie"

L’assessore Arletti ha risposto a un’interrogazione di Garagnani del Pd spiegando che il manufatto è funzionante ed è stato attivato nella piena dello scorso novembre

“Le paratoie delle casse di espansione del fiume Panaro sono state correttamente installate e sono perfettamente funzionanti, come rilevato in occasione della piena dell’11 novembre; mancano alcuni lavori di completamento che saranno eseguiti non appena i livelli idrometrici del fiume lo permetteranno”.

Lo ha detto l’assessore all’Ambiente del Comune di Modena Simona Arletti riportando le informazioni avute da Aipo, ente competente per i lavori di adeguamento alle casse di espansione del fiume Panaro, nella seduta del Consiglio comunale di oggi, lunedì 27 maggio, in risposta all’interrogazione urgente del consigliere del Pd William Garagnani sul collaudo delle nuove paratie a due anni dall’installazione. Per il consigliere il mancato collaudo delle paratoie applicate al manufatto di sbarramento alle casse di espansione del Panaro, con le quali in caso di piena è possibile utilizzare queste aree come grandi vasche di laminazione delle acque, “mette a rischio la sicurezza della zona di Saliceto Panaro Modena Est”.

Arletti ha precisato che “restano da completare alcuni lavori di sistemazione dell'alveo a monte del manufatto regolatore e di installazione di alcuni sensori, tra cui l'idrometro di valle, che consentiranno di monitorare adeguatamente le manovre da realizzare sulle paratoie. Le ripetute piene del periodo invernale e primaverile  – ha spiegato l’assessore – non hanno consentito le necessarie condizioni di sicurezza per l'esecuzione dei lavori, ma non appena il livello del fiume lo permetterà, l’Aipo ordinerà la ripresa delle attività, che si presume si concluderanno in 30 giorni. Una volta conclusi i lavori, l’ente preposto nominerà il collaudatore, che valuterà tempi e modi del collaudo. Sandro Bellei, dichiarandosi “d’accordo con Garagnani e apprezzando la risposta dell’assessore” ha chiesto la trasformazione in interpellanza “per sottolineare “l’importanza di tenere monitorata la situazione, soprattutto alla luce dell’attuale andamento atmosferico, perché ogni volta che piove abbondantemente alcune zone e soprattutto quella di Modena est va sott’acqua”.

Dalla grande esondazione del ’66 a quella del ’73, Garagnani ha ricordato alcune date salienti dell’emergenza alluvioni nel modenese, di cui da una cinquantina d’anni si sono fatti portavoce i Comitati dei cittadini fino alla realizzazione delle casse di espansione del Secchia e a quelle del Panaro, all’innalzamento degli argini del Panaro e, in ultima istanza, alla realizzazione delle paratoie per regolare le piene. Il consigliere, dopo aver ringraziato l’assessore, soprattutto per l’espressa volontà a “non mollare la presa con Aipo”, si è fatto interprete della preoccupazione “che Aipo ritardi appositamente il collaudo, che si sarebbe potuto già fare a settembre, perché poi servirà inevitabilmente un addetto per far funzionare le paratie, oltre a una corretta cultura della regolazione delle acque”. “L’utilizzo delle paratie richiederà una presenza continuativa” anche per l’assessore Arletti che ha infine garantito l’impegno dell’Amministrazione nei confronti di Aipo, un ente con competenze effettivamente molto vaste.

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