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Cronaca Cognento / Via Omboni

Piccolo ecosistema “abbandonato”, a rischio pioppeto lungo l'Autosole 

Insorgono, e chiedono spiegazioni, gli attivisti di Gruppo d'Intervento Giuridico Onlus, che hanno individuato un'area di Cogneneto rinaturalizzata e ricca di fauna che è messa a repentaglio da un'ordinanza comunale

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico Onlus ha inoltrato proprio oggi una specifica richiesta di informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti per la salvaguardia di un pioppeto ormai rinaturalizzato. Si tratta di un'area boschiva situata a Cognento di Modena, al termine di via Omboni e a ridosso del traciato dell’Autostrada del Sole.

Secondo quanto riporta l'associazione ambientalista, la Polizia municipale di Modena, con verbale di accertamento infrazione e ingiunzione n. 53181 del 23 maggio 2016, ha contestato la presenza generica di degrado e ha intimato “il ripristino delle condizioni di igiene, sicurezza e decoro”, ai sensi dell’art. 35.2, comma 1°, del vigente Regolamento edilizio e urbanistico, entro il termine di trenta giorni dal ricevimento da parte del proprietario. Una terminologia vaga e imprecisa ce ha fatto scattare un campanello d'allarme negli ambientalisti, spavanentati dal possibile taglio della vegetazione, anche ad alto fusto.

In realtà, l’area boscchiva non appare particolarmente degradata – semmai potremmo dire che l'abbandono ha permesso alla natura di impossessarsi nuovamente del territorio – e sono presenti specie faunistiche di rilievo quali il Capriolo, la Civetta, l’Assiolo, la Cinciallegra, il Picchio verde, il Picchio muratore, la Cincia mora e il Codibugnolo. Il pioppeto ormai non più curato è sostanzialmente un piccolo bosco, quindi tutelato con vincolo paesaggistico, inoltre costituisce anche una valida fascia di tutela sanitaria per il contrasto alle emissioni provenienti dalla contigua autostrada A1.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico Onlus ha, pertanto, chiesto la revoca/annullamento del verbale di contestazione/ingiunzione e l’adozione di provvedimenti di salvaguardia del bosco. La situazione resta ancora in stallo, in attesa di una maggiore chiarezza che dovrà per forza passare dall'accordo tra la Pubblica Amministrazione e il privato che possiede l'area

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