Tagli alla Giustizia, la Cgil: "Il tribunale ha bisogno di risorse"

La Cgil fa il punto sull’amministrazione della giustizia modenese, dopo la pubblicazione della relazione amministrativa del 2011 stilata dalla procura di Modena. Il sindacato sottolinea la grave situazione in cui versa il tribunale, alla luce dei dati allarmanti riguardo l’organico e le dotazioni della procura cittadina, seconda solo a Bologna per grandezza e terzultima in regione quanto a quantità di personale. La funzionalità degli uffici ne esce ovviamente compromessa: c’è uno scoperto del 18% per i posti da magistrato e del 21% quanto a personale amministrativo, senza contare l’impressionante buco del 44% sugli operatori giudiziari, alcuni dei quali, in mobilità, hanno prestato volontariamente i loro servizi.

Una situazione a dir poco difficile, aggravata sia dai tagli alle forze della Polizia Giudiziaria, sia da quelli, solo all’apparenza di poca importanza, alle normali spese di gestione, come toner, cancelleria, carta, ma anche computer, fax e trasporti: al tribunale spetta infatti un’unica, antica Fiat Punto che serve le sezioni distaccate in città, le tre sedi di provincia, i sei uffici dei giudici di pace e a volte si spinge fino al tribunale del riesame di Bologna.

E nonostante le carenze, il foro di Modena si distingue per i tempi ridotti di gestione delle pratiche e per i continui passi avanti nella digitalizzazione di atti e documenti: per la Cgil un risultato eccellente, merito di tutti gli addetti, seppure in numero ben inferiore alla mole di lavoro richiesta. Ci si chiede quanto potrebbero migliorare ancora, se l’amministrazione delle risorse concedesse qualcosa in più del minimo in assoluto.