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Economia

Regolarità e sicurezza sul lavoro. Cgil chiede più trasparenza negli appalti pubblici

Cgil torna a battere sullo stesso chiodo delle garanzie per la trasparenza, regolarità e sicurezza del lavoro, a partire dalle gare pubbliche per l'esecuzione di opere e servizi. Particolare attenzione è rivolta agli appalti pubblici

La Cgil torna a farsi sentire sui temi della regolarità e della sicurezza sul lavoro chiedendo più trasparenza negli appalti pubblici: "Come Cgil avevamo recentemente valorizzato la delibera di metà aprile scorso della Regione Emilia Romagna, che definisce l'Elenco regionale dei Prezzi 2018 per gli appalti, con un'ampia e dettagliata definizione dei costi - con circa 8.000 voci - a partire dalla manodopera, materiali, noleggi, misure per la sicurezza, ecc…Insistiamo: l'esplicito riferimento all'elenco regionale dei prezzi, perché non metterlo in tutte le delibere che approvano i bandi pubblici degli appalti?  Sarebbe un incontestabile riferimento per le imprese concorrenti nel definire le loro offerte, ma anche una sponda solida per i tecnici degli uffici pubblici addetti a verifiche e controlli."

La richiesta del sindaco modenese è legato alla necessità di aumentare la regolarità del lavoro: "Delle giuste retribuzioni dovute, delle misure di sicurezza nei cantieri, della affidabilità e trasparenza delle imprese. Specialmente per quei lavori che poi si scompongono in tanti subappalti: vedi l'ultima delibera dell'Anticorruzione –ANAC - di metà aprile che insiste sulle "...maggiori criticità riscontrate negli affidamenti dei lavori, specie nei subappalti".

Tuttavia ora per il Sindaco c'è di più, infatti Cgil spiega: "Si allarga e rinforza il cerchio delle buone norme a sostegno della legalità, con opportune norme nazionali, che certamente rafforzano quelle emiliano-romagnole. Il2 maggio scorso, l'Autorità Nazionale Anticorruzione ha deliberato in merito ai "costi della mano d'opera" nei lavori pubblici, chiarendo il decreto n°50/Codice dei Contratti e, finalmente, esplicitando senza più alcun dubbio, alcuni pilastri sui quali il sindacato si batte da sempre."

Il sindacato guarda ai contratti di lavori e servizi, la Stazione appaltante pubblica, al fine di determinare l'importo messo a base della gara, individua i costi della manodopera. Così come ai costi della sicurezza sono scorporati e non soggetti alle proposte di ribasso. Infine, all'offerta economica, ovvero l'impresa deve indicare i propri costi della manodopera e gli oneri aziendali per la salute e sicurezza.

"Come dire? - conclude Cgil -Le coordinate fondamentali per rinforzare la trasparenza e regolarità dei bandi pubblici, sono ben presenti.  Vanno assolutamente introdotte nelle deliberazioni sui lavori/servizi pubblici.  Potrebbero essere, per di più, un utilissimo riferimento e sponda normativa e comportamentale anche per i lavori privati. LaCgil batterà su questo utile aspetto in tutte le sedi istituzionali e tavoli di confronto territoriali con gli Enti pubblici e,sopratutto,le rappresentanze delle imprese." 

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