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Economia

Vendemmia, buone le previsioni per volume e qualità delle uve del Lambrusco

Con un ritardo di maturazione delle uve di circa 15 giorni rispetto al 2022, negli areali di Modena e Reggio Emilia è cominciata la vendemmia. Dalle prime stime si prevedono volumi in linea con il 2022. Buona la qualità

Dopo un’annata complessa per la gestione del vigneto, a causa delle avverse condizioni climatiche, anche nei territori delle denominazioni del Lambrusco è iniziata la vendemmia. Se è vero che si potrà tracciare un bilancio finale solo a raccolta conclusa, secondo il Consorzio di Tutela le previsioni sulla qualità e sui volumi sono positive.

A livello generale si è riscontrato un ritardo di due settimane nella maturazione delle uve rispetto al 2022 che ha riportato i tempi di raccolta alla normalità. I quantitativi previsti sembrano in linea con la vendemmia 2022. Nell’areale pedecollinare della provincia di Modena si segnala un aumento delle rese del Lambrusco Grasparossa rispetto all'annualità precedente, risultata scarsa a causa della forte siccità, in particolare nei vigneti che non avevano la possibilità di essere irrigati. Nella pianura modenese invece quest’anno è presumibile un leggero calo di Lambrusco Salamino. Ottime le aspettative per il Lambrusco di Sorbara.

Nella pianura della provincia di Reggio Emilia si prevede una diminuzione dei volumi che probabilmente si tradurrà in un leggero calo del Lambrusco Reggiano DOC. Infine, nella zona collinare di Reggio Emilia, si stima che la produzione si manterrà in linea con i quantitativi del 2022.

La qualità delle uve risulta buona: si otterranno vini particolarmente profumati, grazie alle escursioni termiche giorno/notte dell’ultimo periodo dell’annata agraria.

“In questa prima fase – spiega Claudio Biondi, presidente del Consorzio Tutela Lambrusco – possiamo dire che la quantità delle uve raccolte sembra non discostarsi troppo da quella dello scorso anno. In termini qualitativi, poi, la vendemmia 2023 sembra essere stata favorita in modo particolare dalle escursioni termiche tra il giorno e la notte registrate in questo ultimo periodo.  Infine, anche la salubrità delle uve risulta complessivamente abbastanza buona – prosegue Biondi – Questo risultato lo dobbiamo all’intervento tempestivo dei viticoltori, che si sono impegnati per contrastare le fitopatie che, a causa delle piogge intense, hanno talvolta colpito I vigneti”.

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