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Economia Baggiovara

Sorpresa Terim, salta la trattativa con l'imprenditore egiziano

Passo indietro di Khaled sull'assunzione dei lavoratori degli stabilimenti Terim di Baggiovara e Rubiera. Si torna punto e a capo. E Dell'Orco (M5s) deposita una nuova interrogazione al Governo

La trattativa sul futuro della Terim ha raggiunto un improvviso e inaspettato arresto, dettato da un passo indietro fatto da Farouk Khaled, l'egiziano titolare della Eg-Italy che era subentrato qualche mese fa con l'intenzione di rilevare l'azienda e mantenere la produzione a Baggiovara e Rubiera. Ma nel corso di un vertice in Regione, l'imprenditore nordafricano si è detto non più disposto a mantenere l'impegno di assunzione per 200 dipendenti (su 340 impiegati prima della crisi), scendendo alla soglia di 100, con una conseguente mobilità volontaria per i restanti 140 lavoratori.

Una soluzione che i rappresentanti sindacali, che si riuniranno anche oggi alle 16.30, non hanno potuto accettare, facendo definitivamente saltare il tavolo. Il punto di rottura giunge in un momento in cui l'accordo sembrava ormai molto vicino, riconsegnando i lavoratori alla cassa integrazione, prorogata fino a dicembre di quest'anno.

Dopo lo stop improvviso, torna a farsi sentire anche il deputato del Movimento 5 stelle Michele Dell'Orco, che già lo scorso aprile aveva depositato un'interrogazione alla Camera, alla quale il Ministro dello Sviluppo Economico non ha ancora fornito risposta. “Ritengo che il Governo abbia abbandonato i lavoratori e gli amministratori locali che, con fatica, si sono prodigati per la proroga della cassa integrazione straordinaria fino a dicembre in funzione di un piano industriale che garantisse la ripresa di entrambi gli stabilimenti di Rubiera e Baggiovara - spiega proprio Dell'Orco - Per portare a termine il risultato c’era bisogno però della collaborazione di tutte le parti. Anche i lavoratori stavano facendo la loro e i sindacati avevano già raccolto la firma di 120 dipendenti che avrebbero rinunciato all’assunzione ma purtroppo è mancata la sponda del Governo”.

“Chiediamo che il Governo intervenga nella vicenda in maniera incisiva e si faccia garante delle trattative affinché - conclude il deputato grillino che ha depositato una nuova interrogazione - non accada ancora che, da un momento all’altro, possano cambiarsi la carte in tavola sulla pelle dei tanti lavoratori coinvolti e delle loro famiglie”.

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