“Sulle tracce di un evoluzionista: le ‘cose’ di Giovanni Canestrini”, un incontro al Museo Civico
Giovanni Canestrini, naturalista eclettico e convinto sostenitore delle teorie di Darwin, è stato il primo in Italia a tradurre “L’Origine delle specie”. A lui è dedicato il libro “Sulle tracce di un evoluzionista: le ‘cose’ di Giovanni Canestrini” che sarà presentato sabato 21 ottobre, alle 17, al Museo Civico di Modena. L’incontro è a ingresso libero e si concluderà con una visita alle raccolte archeologiche del Museo sulle tracce del naturalista.
L’opera, a cura di Elena Canadelli dell’Università di Padova e Elisa Dalla Longa (ex assegnista di ricerca presso Università di Padova) raccoglie gli Atti del convegno dallo stesso titolo organizzato dall’Università di Padova in modalità online, a causa della pandemia di Covid-19, il 25 marzo del 2021. Al centro, vi sono le “tracce materiali” della vita scientifica di Canestrini – reperti museali, cataloghi, lettere, libri, opuscoli – disseminati in diverse istituzioni culturali italiane. Testimonianze tangibili, scritte o materiali, che forniscono nuovi dati e nuova linfa alle ricerche sulla figura di questo studioso e sul panorama scientifico e naturalistico italiano della seconda metà dell’Ottocento, contribuendo ad arricchire gli studi già esistenti su questi temi.
Sabato, introdotti da Cristiana Zanasi, curatrice della sezione Archeologia Etnologia del Museo Civico, dialogano sulla figura di Canestrini l’archeologo e storico dell’archeologia Massimo Tarantini della Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio Firenze e Fedra Alessandra Pizzato, storica della scienza dell’Università di Verona. Al termine della presentazione, si terrà una visita alle raccolte archeologiche del Museo Civico seguendo le tracce di Giovanni Canestrini.
Oltre alle curatrici del volume, saranno presenti per un saluto iniziale le autorità e i rappresentanti dei diversi istituti cittadini coinvolti dalle ricerche storiche su Canestrini: l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi, la direttrice del Museo Civico Francesca Piccinini, Paolo Zannini presidente della Società dei Naturalisti e Matematici di Modena, Grazia Maria De Rubeis direttrice della Biblioteca Estense di Modena e Debora Dameri direttrice delle Biblioteche e Archivio Storico di Modena. Nel volume compare, infatti, anche il contributo dal titolo “Gli anni modenesi di Giovanni Canestrini” a firma Andrea Cardarelli, professore presso dipartimento di Scienze dell’antichità, Sapienza - Università di Roma, Gianluca Pellacani e Cristiana Zanasi del Museo Civico di Modena.
In contatto epistolare con i principali esponenti delle scienze naturali del tempo, in primis Charles Darwin, Canestrini fu zoologo, paletnologo, antropologo, divulgatore e traduttore dello stesso Darwin. Proprio a Modena ebbe un ruolo chiave nell’affermazione del pensiero evoluzionista. Ventisettenne, cominciò la sua attività di docente di Storia Naturale all’Università di Modena nel 1862. L’approccio che connetteva la Filosofia alla Storia naturali è alla base della sua adesione all’evoluzionismo, che si consolidò durante gli anni modenesi. Nel 1864 pubblicò, insieme a Leonardo Salimbeni, la prima traduzione italiana di “L’Origine delle specie” con l’editore modenese Zanichelli, e nel 1865 fondò la Società dei Naturalisti di Modena, che ebbe per anni come presidente onorario lo stesso Charles Darwin.
Gli anni trascorsi a Modena da Giovanni Canestrini (1862-1869) rivestono una particolare importanza per i nascenti studi di preistoria, per le rilevanti iniziative scientifiche e culturali da lui promosse in città, come le ricerche nelle terramare modenesi, ma anche perché fu grazie alla sua opera che si formarono le prime raccolte del Museo Civico, fondato nel 1871 da Carlo Boni il quale ebbe con Canestrini un solido e fruttuoso sodalizio.