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Differenziata, piovono lamentele su Hera. Centrodestra in pressing

La gestione del nuovo sistema di raccolta misto continua a causare malcontento. Fratelli d'Italia chiede le dimissioni dell'Assessore Filippi, mentre la Lega propone i cassonetti smart

Mentre un'altra importante parte residenziale della città si prepara a passare al sistema di raccolta porta-a-porta misto, continuano a susseguirsi le segnalazioni di rifiuti abbandonati e di disservizi nella raccolta delle frazioni differenziate. Anche la nostra redazione riceve quasi giornalmente le lamentele di quei cittadini che si imbattono in sacchetti abbandonati in strada o accanto ai bidoni (vecchi o nuovi che siano): i casi sono molteplici e sfaccettati.

Tanto degrado, tante concausa

La maggior parte delle segnalazioni riguardano veri e propri abbandoni, in particolare sacchetti di rifiuti indifferenziati gettati da qualche cittadino accanto ai nuovi cassonetti smart: si tratta evidentemente di persone che non utilizzano o non possiedono la Carta Smeraldo e preferiscono gettare i sacchi in strada contribuendo al degrado e all'accumulo di immondizia. Accanto a questi casi vi sono poi gli ingombranti o i rifiuti particolari - a volte interi garage svuotati sui marciapiedi - che finiscono in strada senza ritegno: un problema indipendente dal tipo di raccolta in vigore, che è sempre esistito.

C'è poi una serie di segnalazioni relative a file di sacchi gialli o blu della nuova differenziata porta-a-porta che sostano sui marciapiedi o che vengono lasciati accanto ai bidoni. In questi casi si intersecano due fattori: da un lato i mancati ritiri puntali da parte di Hera, dall'altro le incomprensioni sulle tempistiche di conferimento da parte dei cittadini. In questo ambito si inserisce un terzo elemento, che riguarda il centro storico in particolare: il nuovo modello rende inevitabili doversi abituare al sostare di sacchi di carta plastica lungo le strade nell'intervallo di tempo che intercorre fra il deposito e il ritiro. Giusto o sbagliato che sia nell'opinione di ciascuno, è un elemento nuovo con cui Modena deve fare i conti.

Un quadro più complesso di quanto può sembrare, che richiede inevitabilmente uno sforzo maggiore sia da parte dei cittadini che da parte del gestore. Gestore che predica pazienza, cittadini che rischiano di esaurirla. E l'arrivo della stagione calda non promette bene.

Fratelli d'Italia all'attacco

In tutto questo l'Amministrazione Comunale mantiene un profilo basso, Hera altrettanto, e l'opposizione di centrodestra resta in pressing per sollevare le criticità e proporre alternative.

Duri i toni di Fratelli d'Italia, che parla di "fallimento targato Partito democratico" e chiede nuovamente le dimissioni dell'Assessore all'Ambiente Alessandra Filippi. “Le fotografie che mostrano i primi topi evidenziano quanto le nostre previsioni fossero reali e quanto poco si sia fatto in termini di prevenzione di un fenomeno che purtroppo è solo all’inizio", evidenzia Luca Negrini, presidente cittadino dei meloniani.

"Inutile ricordare le decine di proposte avanzate da Fratelli d’Italia fuori e dentro il Consiglio Comunale, figlie dell’ascolto di centinaia di cittadini esausti, e mai prese in considerazione dalla giunta. Il punto, che aggrava ancora di più la già indegna problematica rifiuti che investe Modena, è che queste immagini sono state scattate vicino alla scuola per l’infanzia ‘Lippi’ di via Parmigianino dove i bidoni dei rifiuti sono situati poco lontano dalla struttura scolastica chiaramente quotidianamente frequentata da bambini. Davanti alla gravità di queste immagini non è più accettabile l’approccio silente dell’amministrazione, utilizzato fino ad ora, di chi si volta dall’altra parte facendo finta di non vedere. Un operato insufficiente, quello di Hera, da cui è nata questa piaga per la città e per i cittadini con il, sempre più palese, rischio di diventare una seria problematica anche in termini di igiene pubblica".

La Lega lancia una proposta smart

Anche la Lega insiste sull'argomento, evidenziando come nulla sia seguito alle proposte avanzate dalla sezione modenese del partito nel corso di un incontro avuto in Comune con gli Assessori Filippi e Lucà Morandi alcuni mesi fa. Il Carroccio si spinge a proporre una soluzione pratica e alternativa: "L’installazione del cassonetto intelligente, già presente in altre regioni, ha un eccellente risultato in termini di raccolta differenziata, mantiene la zona interessata pulita, con notevole risparmio legato alla gestione dell’azienda che si occupa della raccolta. Un esempio su tutti è il Trentino Alto Adige, zona che è all’apice delle classifiche per la raccolta differenziata da anni".

Una svolta tecnologica, quella proposta dalla Lega: "L’idea è di avere a disposizione mezzi e cassonetti intelligenti, capaci di comunicare in tempo reale i dati su quanto conferito. Ma la novità che coinvolge più direttamente i cittadini è appunto il passaggio alla raccolta “di prossimità”. È un sistema già utilizzato per la carta e per la plastica, ma in prospettiva esteso anche a secco e umido. Sono abbandonati i secchielli e i contenitori, con notevoli risparmi economici attraverso delle sinergie, per utilizzare al meglio il personale dedicato. I vari operatori non saranno più costretti a raccogliere a mano i secchielli. Nel tempo, questo movimento causa loro infortuni o problemi fisici, come dimostrano le statistiche, ed il personale in più può essere usato per altri servizi di pulizia. Lo svuotamento del cassonetto intelligente avviene attraverso un braccio meccanico computerizzato: una sorta di gru montata sul retro dei nuovi mezzi. In un minuto, senza bisogno di altri operatori rispetto all’autista, il cassonetto viene sollevato, svuotato e riposizionato, senza nessun intervento manuale e senza spargimento di rifiuti. Sotto ai cassonetti c’è un piccolo contenitore che raccoglie i liquidi, eliminando l’inquinamento ambientale. Inoltre, visto l’errore, su cui attualmente si persevera, ogni famiglia avrà una o due tessere, con le quali potrà aprire e utilizzare i nuovi cassonetti nella propria isola ecologica, 24 ore su 24, senza l’esigenza di attendere i giorni della raccolta. E la doppia tessera farà riferimento sempre allo stesso codice utente, titolare della bolletta".

La difesa dei Verdi

Il portavoce Europa Verde Modena, Paolo Silingardi, interviene dopo le critiche di Fratelli d'Italia: "Sarebbe molto più produttivo che Negrini, anzichè dedicarsi all’hobby della fotografia, provasse a dire in quale modo ritenga raggiungibili gli obiettivi strategici che l’amministrazione, con il sostegno di Europa Verde, sta perseguendo: ridurre i rifiuti prodotti, riciclare il più possibile e attivare un sistema a tariffa puntuale, più equo, in cui si paga il servizio non in base ai metri quadri del proprio appartamento ma per i rifiuti realmente prodotti".

Silingardi difende l'attuale progetto di Hera: "L’assessore Filippi, Europa Verde e questa maggioranza, sono impegnati nel sostenere questo processo. Cambiare abitudini è sempre difficile. Oggi produciamo solo di rifiuto indifferenziato 290 kg a testa ogni anno. Un risultato non sostenibile. Con questo sistema caleremo a meno di 100 kg all'anno. Per farlo ognuno di noi deve cambiare le proprie abitudini. Oppure riteniamo che inquinare sia un diritto e incenerire rifiuti una priorità. Noi preferiamo un assessore che lavora e ci aspettiamo che tutte le forze politiche, indipendentemente dal colore, sostengano progetti strategici anziché cavalcare le criticità della fase di cambiamento. Al Presidente di FDI Negrini diamo appuntamento a fine progetto, quando tutta la città sarà a regime con il nuovo sistema e, dalla lettura dei dati, potremmo vedere cosa davvero è cambiato e quali risultati avremo raggiunto".

"Sarebbe auspicabile che le opposizioni decidessero, per una volta, di abbandonare le sterili polemiche e invece di amplificare l’inevitabile disagio iniziale dei cittadini li sostenessero, magari applicandosi in prima persona per favorire il cambiamento", conclude Silngardi. 

Un topo accanto ai bidoni di via Guarini-2

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