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Fatta uscire dal Tar di Bologna per il velo. Asmae Belfakir: "Inizia battaglia giuridica"

Dopo essere stata obbligata dal Tar di Bologna, durante una lezione forense, ad uscire dall'aula a causa del velo islamico che indossava, ora Asmae Belfakir è pronta per la sua battaglia giuridica

E' accaduto nella giornata di ieri che una giovane laureata di UniMoRe in Giurisprudenza, Asmae Belfakir, durante una regolare un'udienza del Tar di Bologna, sia stata obbligata ad uscire dall'aula poiché indossava il velo islamico. La 25enne è rimasta senza parole per l'accaduto, in quanto ha dichiarato non le fosse mai successo prima di quel momento "Nemmeno al Consiglio di Stato". Da quanto si apprende dall'AGI il giudice avrebbe specificato: "Che si tratta del rispetto della nostra cultura e delle nostre tradizioni" quindi continua l'avvocata "ha parlato di cultura, nemmeno di legge."

E' lo stesso Consiglio di Stato che ora chiede una "relazione circostanziata" sull'accaduto, mentre già l'Associazione Nazionale Forense, tramite il suo segretario generale Luigi Pansini, esprime massima solidarietà nei confronti della ragazza dichiarando: "Vogliamo ribadire con fermezza l'esigenza che le aule dei Tribunali siano luoghi di uguaglianza, non discriminazione, libertà e laicità, nel rispetto dei diritti fondamentali della persona, garantiti anche dalla nostra Carta Costituzionale". In attesa del giudizio del Consiglio di Stato, Asmae Belfakir ha rilasciato questa mattina una dichiarazione sull'accaduto, aprendo dalla giornata di oggi un'azione mirata a portare alla luce altri casi come il suo.

"Sono ancora abbastanza turbata da quanto - ha dichiarato Asmae - è successo perchè in tutti questi mesi di pratica forense, nessuno ha mai avanzato questo genere di richiesta. Io ho dato per ovvio, per scontato, che il velo islamico che indosso non turbi il regolare e corretto andamento dei lavori durante un'udienza. Tuttavia ci tengo tantissimo a dire che non intendo affatto passare per la vittima di turno, perché molto spesso quando capitano queste cose il vittimismo domina su tutto il resto. E vorrei anche dire che questa è una questione giuridica non di poco conto, perchè mi viene da pensare che nessuna donna musulmana che indossa il velo potrebbe diventare avvocato o magistrato, se si vieta a queste il velo nelle aule di tribunale. Per questo intendo ad iniziare a lavorare in concreto ad un serie di azioni e portare avanti questa battaglia giuridica, perché a questo punto penso che non riguardi solo me, ma tutte le colleghe musulmane che indossano il velo."

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