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Piano della mobilità ciclabile, a breve otto nuovi tratti in città

L'assessore Giacobazzi ha presentato in Consiglio il sistema di azioni progettate per ricucire la rete ciclabile, renderla più sicura e integrarla con nuovi collegamenti. Entro il 2018 anche due passerelle sopra Panaro e Tiepido

La Giunta, dopo i numerosi interventi già realizzati o in corso d'opera, si concentra sulla programmazione della mobilità ciclabile con il Piano apposito presentato oggi, giovedì 22 dicembre, in Consiglio comunale a Modena dall’assessore alla Mobilità Gabriele Giacobazzi. A partire da un approfondito quadro conoscitivo dell’esistente, il Piano individua gli interventi realizzabili nel breve periodo (2016-2018), di cui una parte già in corso, per un investimento di oltre 6 milioni di euro (comprensivo in alcuni casi dei costi relativi all’infrastruttura viaria collegata alla ciclabile), e quelli di medio/lungo periodo (2018-2030), per un investimento di oltre 15 milioni di euro (anche in questo caso il costo complessivo può includere interventi abbinati).

Sono otto gli interventi da concludere entro il 2018. I nuovi tratti dedicati alla mobilità dolce sono i percorsi ciclopedonali in sede propria in via Barozzi e via Emilia est, nel tratto tra le vie Ciro Menotti e San Giovanni Bosco; il collegamento tra i due percorsi esistenti nelle frazioni di Marzaglia Vecchia e Nuova; la pista di riconnessione tra il sottopasso ferroviario e l’abitato di Cittanova che sarà realizzata insieme alla nuova rotatoria di accesso allo Scalo merci; il tratto in affiancamento della prossima rotatoria in via Emilia ovest all’altezza di via Rosmini; il percorso ciclabile di collegamento di un’area oggetto di intervento edilizio di riqualificazione in via Emilia ovest tra le vie Amundsen e Polo; il collegamento dell’abitato di Ganaceto con la frazione Appalto di Soliera; e la connessione della zona Crocetta al centro città attraverso il completamento del sottopasso ferroviario tra le vie Maserati e Manara.

Oltre alla passerella ciclopedonale sul fiume Panaro in via di completamento, primo stralcio del percorso di collegamento tra San Damaso e San Cesario sul Panaro, nei prossimi due anni sarà realizzata anche una passerella ciclabile sul fiume Tiepido, che mette in comunicazione strada Curtatona e stradello Massa.

L’Amministrazione interverrà inoltre per la messa in sicurezza dei dieci punti critici in cui si riscontra una maggiore incidentalità sulla base dei dati relativi al periodo 2010-2015. I punti in questione, per i quali sono previsti interventi che vanno dalla risagomatura dell’incrocio all’installazione di segnalatori luminosi di attraversamento e dall’inserimento di tratti ciclopedonali allo spostamento delle strisce pedonali, sono gli incroci Menotti-Santa Caterina, Crispi-Bruni, Canaletto-Attiraglio, Divisione Acqui-Menotti, Emilia est (tra San Giovanni Bosco e Bonacini), Emilia ovest (all’altezza di via Ruffini), Vignolese-Fregni, Piave-Malagoli, Buon Pastore-Peretti, Delle Suore-Cialdini e Delle Suore-Parenti. Per gli altri punti critici emersi verranno elaborate successivamente soluzioni progettuali da attuare nel medio-lungo termine.

Agli 86 chilometri di strade con velocità massima consentita di 30 chilometri orari (di cui 24 in centro storico dal 2011 con una riduzione degli incidenti del 28 per cento), nei prossimi due anni si aggiungeranno altri 28,5 chilometri distribuiti in otto zone. Si tratta delle zone Bortolotti-La Spezia, Tabacchi-Parini, Torrenova, Cittadella, Cannizzaro, Corni-Cattaneo, Forlì-Faenza, Cittanova, San Damaso.

Il Comune ha inoltre in programma una serie di azioni di ampliamento dei servizi alla ciclabilità: l’installazione di almeno 200 nuovi porta-biciclette modello ‘Modena’, l’istituzione di cinque nuovi depositi protetti nelle zone di Porta nord (in aggiunta a quello già presente), via Santi, Parco Ferrari, Ex Moi, Ec Amcm, Gottardi, la verifica e l’implementazione di depositi protetti all’interno di aree scolastiche, l’aumento dei sensori per la rilevazione dei flussi ciclabili, l’analisi e l’aggiornamento del servizio C’Entro in Bici, l’adozione di misure volte a incentivare il bike to work e il riassetto dei sensi unici di marcia all’interno della Ztl (dopo un periodo di monitoraggio dell’efficacia del nuovo sistema di controllo elettronico), con l’obiettivo di linearizzare i percorsi ciclabili per favorirne la percorrenza.

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