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Tasse sulla casa, il Comune di Modena promette una riduzione

Meno tase sulla prima casa e "Tasi zero" per gli altri immobili. Resiste invece Imu sulle seconde case, con aliquote ritoccate al rialzo. Ma l'assessore al Bilancio Boschini rassicura: "Detrazioni sulle abitazioni per garantire maggiore equità"

Inizia la discussione sul Bilancio di previsione del Comune di Modena e gli occhi sono da subito puntati sulle manovre fiscali. Nel complesso è prevista una riduzione di oltre 6 milioni di euro delle imposte comunali, con un calo rispetto al 2012 di quelle sulle abitazioni principali dove la Tasi prende il posto dell’Imu, ma sarà applicata al 2,5, con una forte riduzione rispetto al 5,2 per mille fin qui previsto dalla vecchia imposta municipale. Per tutti gli altri immobili, invece, non verrà introdotta la nuova tassa: la Tasi sarà quindi pari a zero e su di loro si applicherà solo l’Imu, con aumenti sulle tipologie edilizie, ma diminuzioni significative su tutti i beni strumentali delle imprese. Unica esclusione: gli immobili strumentali all’attività agricola, esentati dall’Imu ma con aliquota Tasi standard all’1 per mille.

Tasi zero significa che su tutte le categorie di immobili, a parte le abitazioni principali e i fabbricati agricoli, il Comune di Modena nel 2014 applicherà la sola Imu con aliquote che per i beni strumentali delle imprese sono in calo di 1,5 punti rispetto al 2013: i fabbricati produttivi, così come negozi, laboratori e uffici usati direttamente dall’azienda (escluse banche e assicurazioni) scendono dal 10,1 all’8,6. E un indubbio vantaggio in termini di semplificazione non dovendo avere alcun onere e adempimento per la Tasi.

A causa dell’abolizione dell’Imu sulla prima casa alcuni inevitabili aumenti, invece, riguardano gli affitti concordati (con l’Imu che passa dal 4,6 al 7,2 e il gettito cresce di due milioni e 800 mila euro), i comodati a parenti di primo grado (dal 7,6 al 10,2), gli affitti liberi e il comodato a parenti e affini di terzo grado (dal 9,6 al 10,6).

Complessivamente il gettito delle imposte locali calerà di 6 milioni e 286 mila euro: questo è dunque l’importo che cittadini e imprese modenesi risparmieranno sulle imposte locali immobiliari rispetto al 2012/2013, pari a un calo di circa il 7,5%. Non sono previste inoltre modifiche alle tariffe dei servizi fondamentali e all’addizionale Iperf. Le principali voci in diminuzione sono quelle sulle abitazioni principali (otto milioni e mezzo in meno), sugli alloggi a disposizione (1,3 milioni) e sui fabbricati produttivi usati direttamente dall’impresa (un milione). In virtù di una rettifica dei moltiplicatori, cala anche il gettito dei terreni agricoli (meno 368 mila euro) nonostante l’aliquota Imu passi dal 9 al 10,6.

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